Regione: Bevacqua, riordino legge incendi atteso da 17 anni

Reggio Calabria – “La Calabria attendeva da 17 anni la normativa che abbiamo licenziato ieri durante la seduta del Consiglio regionale”.
Cosi’ il presidente della IV Commissione “Assetto ed utilizzazione del territorio e protezione dell’Ambiente”, Domenico Bevacqua esprime la sua soddisfazione per l’approvazione definitiva da parte dell’Assise calabrese del progetto di legge n. 269/10^, a sua firma, che riorganizza il sistema regionale di antincendio boschivo, recependo e implementando in maniera organica le disposizioni della L. 353/2000. (la Legge quadro in materia di incendi boschivi). “Sento di poter affermare – asserisce Bevacqua – che, in questo caso, la politica e le istituzioni hanno saputo compiere il proprio dovere, raccogliendo l’allarme proveniente dalle varie realta’ dei territori calabresi: non ci siamo fermati all’intervento emergenziale al momento dei disastri incendiari, ma abbiamo saputo rispondere con una programmazione seria, tesa ad evitare che le devastazioni dell’estate scorsa si possano ripetere in futuro”.
“Rispetto al traguardo conseguito – continua l’esponente politico – sento doveroso ringraziare per il contributo, i componenti della Commissione ‘Ambiente’, tra cui Tallini, Nucera Bova e Arruzzolo cosi’ come il presidente della Commissione Bilancio, Aieta che ha speditamente licenziato il provvedimento, ed ancora, i Dipartimenti interessati, Calabria Verde e le associazioni audite, tra cui Legambiente”.

 

“La parola-chiave, attorno alla quale ruota la ratio di questa legge – prosegue Bevacqua – e’ ‘prevenzione’. Il cardine della programmazione risiede nel Piano AIB (Antincendi boschivi), che abbiamo dettagliatamente puntualizzato in ordine alla sua approvazione, ai soggetti attuatori, al suo monitoraggio e alle convenzioni stipulabili con le organizzazioni di volontariato e con il Corpo nazionale dei Vigili del fuoco. La Regione, inoltre, dettera’ regole uniformi per la redazione e l’aggiornamento dei catasti incendi boschivi: i Comuni che mancheranno di ottemperare, potranno essere esclusi dai bandi e dai finanziamenti regionali. La legge – aggiunge il Presidente della Commissione ‘Ambiente’ prevede, poi una serie di prescrizioni particolari per i terreni interessati da fenomeni incendiari, unitamente agli obblighi per l’esecuzione di opere di manutenzione e all’inasprimento delle sanzioni amministrative di competenza regionale”.
“Ancora una volta – sottolinea Bevacqua – l’attuale legislatura, come bene ha evidenziato nei giorni scorsi il presidente Irto, smentisce con i fatti il luogo comune della inefficienza di questo Consiglio regionale. Da quando ci siamo insediati, l’attenzione rivolta verso le tematiche ambientali e del territorio e’ stata la stella polare di questa maggioranza: basti a testimoniarlo, l’approvazione di strumenti fondamentali come il QTRP e la nuova Legge Urbanistica”.
“Il mio auspicio – conclude Bevacqua – e’ che la legge approvata diventi parte di un progetto piu’ ampio, capace di coniugare e tenere insieme ambiente, territorio, occupazione e formazione delle indispensabili figure professionali atte ad un contrasto costante ed efficace rispetto al dissesto idrogeologico: non ci puo’ essere vera prevenzione, se non garantiamo la presenza dell’uomo nelle aree interne”.