Regione: si’ commissione a legge su biodiversita’ agraria

Catanzaro  – La seconda commissione del Consiglio regionale ha licenziato all’unanimita’ la proposta di legge presentata dal Consigliere Mauro D’Acri per la tutela e la valorizzazione della biodiversita’ agraria di interesse regionale.
“Con l’approvazione della proposta di legge – spiega l’ufficio stampa della Giunta in un comunicato – si vuole dotare la Regione Calabria di uno strumento normativo sul tema in questione gia’ affrontato dalla maggior parte delle Regioni Italiane nel corso dell’ultimo ventennio, e di recente dal Governo nazionale, con l’approvazione della legge nazionale sulla biodiversita’ Agraria n. 194 del 2015.
Nonostante il vuoto normativo, la Regione Calabria, ancor prima della Convenzione di Rio del 1992 e del trattato internazionale sulle risorse fitogenetiche del 1994, ha attuato con l’Azienda Regionale per lo Sviluppo dell’Agricoltura Calabrese (ex ARSSA e ex ESAC), programmi regionali e interregionali che hanno permesso la tutela e la salvaguardia di razze autoctone come il suino nero e la vacca podolica, e specie vegetali a rischio di estinzione, ancora oggi conservate nei Centri Sperimentali Dimostrativi dell’Azienda”.
La Regione Calabria, con l’attuazione di questa legge, e’ scritto ancora, “nel rispetto degli obblighi nazionali e internazionali, intente promuovere e garantire l’utilizzazione collettiva di tutto il patrimonio calabrese di varieta’ vegetali, razze animali e ceppi microbici, attraverso l’istituzione di strumenti regolatori della materia quali il Registro Regionale della Biodiversita’ Agraria, le commissioni tecnico-scientifiche che hanno il compito di individuare la biodiversita’ da iscrivere al predetto registro e in quello istituito con la legge nazionale, le modalita’ di funzionamento delle strutture per la conservazione della biodiversita’ agraria. A questo scopo un ruolo centrale sara’ svolto dall’ARSAC, che oltre a proseguire nell’opera di conservazione ex situ, secondo le linee guida ministeriali, avra’ il compito di gestire il Registro regionale di biodiversita’ di interesse agrario e la Rete di conservazione, tutela e salvaguardia della biodiversita’”.

E’ previsto un coinvolgimento diretto degli attori protagonisti impegnati nella conservazione della Biodiversita’ agraria, attraverso il riconoscimento della funzione di pubblica utilita’ svolta dagli agricoltori e allevatori custodi, l’istituzione di una rete della Biodiversita’ regionale, il libero scambio della biodiversita’ regionale, la promozione delle comunita’ del cibo e della biodiversita’ agraria e alimentare e iniziative informative e di sensibilizzazione indirizzate ai cittadini calabresi.
“In attesa del passaggio definito nel prossimo Consiglio regionale – ha sottolineato D’Acri – questa proposta di legge di cui ho l’onore di essere primo firmatario, insieme ai miei colleghi consiglieri regionali, e’ nata anche grazie al contributo attivo, generoso e appassionato dei divulgatori agricoli dell’ARSAC, dagli spunti pervenuti in questi anni dai vari territori rurali di questa regione, personalmente visitati giorno per giorno, dalle esperienze attive maturate delle organizzazioni professionali agricole e delle associazioni regionali, e soprattutto dagli agricoltori e allevatori custodi a cui va il mio piu’ sincero ringraziamento”.