Regione:si lavora a legge anti-‘ndrangheta e per la legalita’

Reggio Calabria  – La Regione Calabria presto potrebbe dotarsi di un testo unico legislativo per combattere, attraverso molteplici strumenti, la pervasivita’ della criminalita’ organizzata e per consolidare il valore della moralita’ nella gestione della cosa pubblica. Sono queste le finalita’ della proposta di legge dal titolo “Interventi regionali per la prevenzione e per la prevenzione e il contrasto del fenomeno della ‘ndrangheta e per la promozione della legalita’, dell’economia responsabile e della trasparenza”: la proposta di legge, che e’ la sintesi di due proposte presentate da consiglieri di maggioranza e di opposizione e dalla Giunta regionale, e’ stata discussa e approvata nella Commissione regionale anti-‘ndrangheta e nell’ultima seduta della prima Commissione “Affari generali e istituzionali” del Consiglio regionale. Il provvedimento normativo, che si compone di 60 articoli suddivisi in 5 titoli, “introduce – si legge nella relazione illustrativa – disposizioni per la promozione sul territorio regionale dei principi di legalita e per la valorizzazione della cittadinanza e dell’economia responsabile. E’ un progetto di legge organico che reca disposizioni innovative nella direzione della diffusione di una cultura improntata all’etica pubblica”.

Tra le novita’ introdotte dalla proposta di legge, il cui relatore e’ il presidente della commissione regionale anti-‘ndrangheta, Arturo Bova, la “Consulta regionale per la legalita”, con funzioni di osservatorio delle politiche regionali rivolte alla prevenzione della criminalita’ organizzata e della corruzione: e’ previsto anche il “Piano speciale legalita, antiracket e antiusura”, che, annualmente, dovra indicare le risorse finanziarie e organizzative per combattere i fenomeni criminali, tenendo conto delle analisi svolte dalla Consulta. Tra gli interventi di prevenzione primaria e secondaria, la proposta di legge regionale contempla il “rating” di legalita, la certificazione di qualita e il marchio etico, e quindi politiche di contrasto della corruzione e dell’illegalita all’interno dell’amministrazione regionale e delle altre amministrazioni pubbliche: previste anche misure per la prevenzione dello scioglimento dei consigli comunali a rischio di infiltrazioni mafiose e per la prevenzione dell’usura, compresa quella connessa al gioco d’azzardo patologico, e per la prevenzione della marginalita sociale e culturale “a favore di minori provenienti da contesti familiari pregiudizievoli o disgregati”. Un a sezione della proposta di legge e’ poi riservata agli interventi regionali per la prevenzione e la lotta al fenomeno dell’usura e dell’estorsione, con l’impegno della Regione ad agevolare l’accesso al credito, a dare contributi per attivita di monitoraggio del fenomeno usuraio e per il supporto alle vittime, anche con riferimento a forme di consulenza legale e psicologica, e a informare sull’utilizzazione del “Fondo di solidarieta per le vittime delle richieste estorsive e dell’usura”.(

La proposta di legge regionale interviene anche sul tema dei beni confiscati e del loro riutilizzo a finalita’ sociali, affidato a un Tavolo comprendente le associazioni di volontariato e di promozione sociale, il mondo della cooperazione, organizzazioni sindacali e associazioni di datori di lavoro. Altro aspetto da rimarcare nel testo normativo e’ il rafforzamento dei controlli in materia di contratti di lavori, servizi e forniture, con il rilancio dell’Osservatorio regionale, la centralizzazione delle committenze, l’introduzione di elenchi di merito delle ditte che si oppongano alla criminalita organizzata e che denunciano fenomeni estorsivi e criminali. Un titolo specifico della proposta di legge contro la ‘ndrangheta e per la legalita’ riguarda la politica e la pubblica amministrazione, introducendo disposizioni “volte a stimolare l’adozione da parte degli organi politici della Regione di un codice etico regionale, l’attuazione dei meccanismi di trasparenza e lotta alla corruzione, l’istituzione di un’anagrafe pubblica dei soggetti politici e dei titolari di cariche di derivazione politica”. Quanto alla copertura finanziaria, la proposta di legge prevede per il 2018 uno stanziamento di poco superiore ai 4 milioni, e 800mila euro per il 2019 e il 2020. Dopo l’approvazione in prima Commissione lo scorso 20 marzo, il testo a breve potrebbe essere calendarizzato all’ordine del giorno dei lavori del Consiglio regionale.