Regione: dibattito finale in Consiglio, scontro Oliverio-Guccione

Reggio Calabria – Una vibrata discussione tra alcuni consiglieri regionali, tra cui il democrat Carlo Guccione, e il presidente della Regione, Mario Oliverio, ha caratterizzato la conclusione dei lavori dell’Assemblea legislativa calabrese. Il dibattito in aula si e’ acceso nel momento in cui e’ stata chiesta la verifica della presenza del numero legale in occasione del voto di una proposta di legge del consigliere regionale di “Oliverio Presidente”, Mauro D’Acri, sul tema della biodiversita’. Il consigliere regionale della Casa delle Liberta’, Gianluca Gallo, ha osservato: “E’ una legge importante e per l’ennesima volta e’ solo grazie all’opposizione e alla nostra sensibilita’ che si riesce ad approvarla. Ma sul piano politico e’ evidente che il presidente Oliverio dovra’ ricostruire il rapporto con la sua maggioranza”. E’ poi intervenuto Carlo Guccione, del Pd, secondo il quale “e’ necessario un momento di riflessione, per questo invito il presidente della Regione e i capigruppo di fare una verifica della maggioranza, perche’ ormai sono troppe le volte in cui la maggioranza non riesce a garantire numero legale. Cosi’ – ha detto ancora Guccione – non si puo’ continuare, stiamo dando una brutta immagine della Calabria: e’ necessario un chiarimento politico altrimenti le assenze saranno ancora piu’ marcate”.

Non si e’ fatta attendere la replica del presidente della Regione, Mario Oliverio: “Se all’ordine del giorno ci sono atti particolarmente rilevanti, come il Bilancio, e’ evidente che ci sarebbe un problema, fermo restando che questa prassi di fare i turisti in aula non e’ giustificabile. C’e’ oggettivamente – ha spiegato il governatore – anche un problema morale, perche’ i consiglieri regionali ricevono anche un’indennita’ e non ci sono giustificazioni che tengano per assenze che non hanno motivazioni serie, e faccio presente che non ho mai fatto mancare la mia presenza in aula, quindi mi si invita a nozze quando si prendono certe posizioni. Ma – lo dico a tutti ma segnatamente a Guccione – se ci sono problemi di maggioranza si pone una mozione di fiducia e si verifica se politicamente c’e’ una maggioranza, perche’ se non c’e’ una maggioranza sfido la maggioranza a verificare se c’e’ una maggioranza, e non esiterei un minuto a regolarmi di conseguenza. Se ci sono problemi politici si mettano sul tappeto e si verifichino, ma non si puo’ girare intorno alle questioni con il solito politichese: questo e’ solo un modo per screditare la politica. Finiamola – ha detto ancora Oliverio – di dare una rappresentazione della politica e di questo Consiglio come se fosse soltanto un teatrino”. Dopo l’approvazione della legge proposta da D’Acri, ulteriori momenti di dibattito si sono poi registrati dopo la richiesta, avanzata dal capogruppo del Pd, Sebi Romeo, degli ultimi due punti rimasti all’ordine del giorno, lo svolgimento di interrogazioni a risposta immediata e a risposta scritta e orale. Domenico Bevacqua, del Pd, ha parlato di “rischio di suicidio politico della maggioranza, vedo che c’e’ una richiesta di rinvio di cui non so nulla: al mio capogruppo dico che non dobbiamo dare l’impressione di andare ognuno di noi a ruota libera”. Contrario al rinvio si e’ dichiarato il consigliere regionale del Gruppo Misto, Vincenzo Pasqua, mentre Gallo della Cdl ha ribadito: “Non spetta a me invitare la maggioranza a fare un tagliando, ma il problema c’e’, e ancora una volta noto uno sfilacciamento nella maggioranza e un segno di nervosismo anche del presidente Oliverio”. Alla fine la richiesta di rinvio delle interrogazioni e’ stata approvata dall’aula e la seduta del Consiglio regionale e’ stata tolta.