Regione: Biondo (Uil), “Giunta poco concreta nel confronto”

Catanzaro – “La nuova Giunta non si e’ caratterizzata per una particolare concretezza nel confronto sui temi della crescita e dello sviluppo della Calabria”. Lo dice il segretario generale della Uil Calabria, Santo Biondo, con riferimento alla situazione economica e sociale della regione. “Dopo oltre tre anni dall’inizio della legislatura – prosegue Biondo – siamo ancora in attesa, da parte della Giunta regionale, di un piano sul lavoro finalizzato alla stabilizzazione del precariato e alla creazione di nuova occupazione, e manca ancora una strategia che connetta le attivita’ produttive con il mondo della disoccupazione. Anche alla luce dell’istituzione della Zes, che peraltro non e’ ancora operativa, la Calabria – rileva il segretario della Uil regionale – avrebbe bisogno di una politica industriale regionale che sia di completamento alle politiche nazionali, ma ancora non ci siamo. Del resto, anche gli ultimi dati della Svimez dicono che la crescita della Calabria non va enfatizzata perche’ e’ frutto essenzialmente delle imprese private e perche’ alla Calabria mancano ancora 12 punti di Pil: i trionfalismi che ho sentito esprimere da settori della politica regionale sono quindi del tutto fuori luogo. Per quanto riguarda poi la gestione dei fondi comunitari, al di la’ degli impegni la spesa effettiva e’ ancora molto bassa, come e’ emerso nell’ultimo Comitato di Sorveglianza: l’asse meno utilizzato, tra l’altro, e’ quello diretto alle imprese. Ora, di recente e’ stato approvato il piano contro la poverta’: e’ un segnale certamente positivo ma non puo’ bastare per rilanciare la regione. Manca inoltre – evidenzia Biondo – un quadro sulla cantierizzazione delle opere pubbliche, e manca un protocollo regionale in tema anche di sicurezza del lavoro”.

Secondo il segretario della Uil Calabria “alla ripresa dopo la pausa estiva, e a un anno dalla fine della legislatura, la Regione deve concentrarsi su poche ma strategiche priorita’, perche’ pensare di fare di tutto di piu’ e’ pura illusione e non porterebbe a nulla. Noi siamo pronti a dare il nostro contributo per concentrarci su questioni specifiche, dall’attuazione della legge regionale sul settore idrico, inattuata da un anno, alla sempre piu’ necessaria rivisitazione di tutte le partecipazioni della Regione, con l’azzeramento di alcuni enti inefficienti e con il rilancio di aziende strategiche come Sorical, Fincalabra e Calabria Verde. Ineludibile, ovviamente, e’ la questione lavoro, da legare anche – spiega Biondo – all’attuazione della Zes, che non puo’ restare sulla carta. Come fondamentale e’ una rivisitazione e riprogrammazione della spesa dei fondi comunitari su obiettivi specifici”. Biondo si sofferma infine sulle politiche nazionali per la Calabria: “Nel contratto di governo sul Mezzogiorno e sulla Calabria c’e’ poco o nulla, e ci preoccupa il fatto che la Lega e il Movimento 5 Stelle vogliamo affrontare la questione Mezzogiorno in un’ottica omogenea a tutto il paese, mentre invece territori come la Calabria hanno bisogno di interventi specifici, che incentivino occupazione e investimenti e bandiscano l’assistenzialismo. A esempio – rimarca il segretario della Uil regionale – la proposta di Salvini di una no tax area in Calabria per i pensionati non risolve i problemi della nostra regione, che ha bisogno di lavoro, sviluppo, investimenti pubblici e privati. Chiediamo anche alla deputazione calabrese, a partire dai parlamentari di M5S e Lega, di attivarsi con forza in questo senso. E chiediamo alla Regione di coordinarsi con il governo nazionale per avere una strategia organica per la Calabria, partendo dalla Zes e dal rilancio del porto di Gioia Tauro, che – conclude Biondo – sta vivendo una fase drammatica e richiede risposte immediate dai governi nazionale e regionale”.