Regione: Consiglio il 26, polemica su nuova commissione

Reggio Calabria  – Si terrà martedì 26 maggio, la seduta del Consiglio regionale con all’ordine del giorno le linee programmatiche che la presidente della Giunta, Jole Santelli, illustrerà in aula. E’ quanto ha stabilito la conferenza dei presidenti dei gruppi consiliari riunitasi oggi e coordinata dal presidente del Consiglio regionale Domenico Tallini. Tra gli altri punti all’ordine del giorno: la riforma del regolamento del Consiglio finalizzata all’istituzione di una nuova commissione. Per i capigruppo di maggioranza Giovanni Arruzzolo – Forza Italia-, Tilde Minasi – Lega-, Filippo Pietropaolo -Fratelli d’Italia-, Baldo Esposito –Cdl-, Giuseppe Graziano – Udc – e Pieluigi Caputo e Vito Pitaro -Santelli Presidente – si tratta “di una scelta finalizzata ad ottimizzare il lavoro delle commissioni consiliari che sono il cuore pulsante dell’attività legislativa, soprattutto in questo momento di grave difficoltà sia per il sistema produttivo che per le famiglie calabresi”. Al contrario, per i capogruppo di opposizione – sono intervenuti sulla questione Domenico Bevacqua per il Pd e Francesco Pitaro del Gruppo misto – “la scelta non è condivisile, perché non se ne avverte l’esigenza istituzionale in quanto le materie sono già ampiamente definite ed organizzate nelle cinque Commissioni permanenti e speciali”.

Al dibattito sull’ordine del giorno della conferenza, hanno partecipato anche Pippo Callipo, capogruppo di Iric, e il vicepresidente del Consiglio Nicola Irto. Tallini ha espresso apprezzamento “per la qualità del confronto che si registra in sede di conferenza dei capigruppo. “Siamo alla seconda riunione e, ancora una volta, questi incontri si svolgono all’insegna di uno scambio di opinioni franco e costruttivo. Successivamente alla seduta del 26 – ha annunciato Tallini- ne terremo un’altra per l’elezione degli Uffici di presidenza delle commissioni che potranno quindi iniziare ad occuparsi dell’ampio ventaglio di problematiche che stanno affliggendo la Calabria. Concordiamo tutti sull’esigenza di affrettarci per dare rapidamente piena funzionalità al Consiglio regionale che costituisce la massima sede della democrazia calabrese. Sta a tutti noi – ha concluso il presidente – se non vogliamo soffiare vento nelle vele dell’antipolitica e della demagogia, governare i processi in corso, interne ed esterni all’assemblea legislativa, con il massimo di responsabilità. Io credo che ciascuno di noi, pur con i diversi ruoli che l’elettorato ci ha assegnato, debba fare la propria parte per consentire alla Calabria di fronteggiare la crisi economica e sociale che l’emergenza sanitaria ha provocato, badando soprattutto a ciò che ci unisce, piuttosto che alle polemiche strumentali che, mentre dividono la politica, acuiscono le distanze fra Istituzione-Regione e società civile. Dobbiamo poter unire le forze e cercare di affrontare insieme le grandi questioni del momento, a partire dalla piena utilizzazione dei fondi comunitari finora non spesi, che non solo debbono assolutamente essere impiegati in Calabria, ma vanno indirizzati allo sviluppo produttivo”.