Catanzaro – “Credo che questo Tavolo possa rappresentare l’inizio di una nuova Calabria. Il partenariato economico e sociale ha un ruolo chiave. Oggi siamo tutti insieme con la stessa dignità e la stessa responsabilità, consapevoli del compito che ognuno di noi deve svolgere per rendere produttivo l’impiego delle risorse che l’Europa ci mette a disposizione”.
Lo ha affermato Roberto Occhiuto, presidente della Regione Calabria, in apertura della seduta del Comitato di Sorveglianza del Por Calabria, in corso alla Cittadella regionale di Catanzaro.
Alla riunione prendono parte i rappresentanti della Commissione europea, dell’Agenzia per la coesione e del dipartimento per le Politiche di coesione della Presidenza del Consiglio dei ministri, delle amministrazioni centrali e regionali.
“L’Ue – ha aggiunto Occhiuto – pone cinque obiettivi politici alle Regioni: la ricerca e l’innovazione, il clima e l’energia, la mobilità e la connettività, i diritti sociali, e le politiche territoriali. In queste sfide c’è il nostro futuro, il nostro impegno per le nuove generazioni. Sono obiettivi che dovremmo approcciare in una logica complessiva e di complementarietà. La Calabria nelle prossime settimane sarà impegnata nella definizione della propria strategia di specializzazione intelligente per il periodo di programmazione 2021-2027”.
“Sarà importante – ha dichiarato ancora il presidente – evitare la frammentazione degli interventi non solo sulla spesa delle risorse che l’Europa ci mette a disposizione, ma anche su quelle del bilancio della Regione. Il mio governo concentrerà l’attività su obiettivi strategici, senza parcellizzare il riparto di queste risorse come troppo spesso è stato fatto al Sud e anche in Calabria. E sarà importante mettere a sistema le politiche di ricerca e di innovazione, favorendo un utilizzo più efficiente dei fondi, tenendo conto del posizionamento strategico territoriale e delle prospettive di sviluppo”.
“In altri termini – ha detto ancora Occhiuto – occorrerà costruire un vantaggio competitivo che sia durevole e strutturale. Per fare questo bisogna essere capaci di costruire un’offerta pubblica che sia in grado di seguire, e in alcuni casi di anticipare in maniera adeguata, i bisogni delle imprese e degli altri beneficiari coprotagonisti della spesa dei fondi comunitari. Due sono le grandi questioni su cui dovremmo fare una programmazione attenta e in complementarietà con il Pnrr: l’ambiente e le politiche sociali. Considero patologico che su 913 agglomerati di procedimenti di infrazione per il trattamento delle acque reflue urbane in Italia, 174 si trovino in Calabria. Su questo dovremo lavorare con grande impegno e determinazione. Bisogna ripartire da queste debolezze e mettere mano alle procedure di infrazione in materia ambientale. Il mio governo regionale vuole essere un governo che si segnala per un cambio di passo rispetto al passato”.
“Sul profilo sociale – ha sottolineato infine il presidente Occhiuto – la Calabria si colloca in fondo tra le 281 Regioni europee negli indicatori aggregati del disagio. È una cosa che il governo regionale che rappresenta i calabresi non può più tollerare”.