Catanzaro – I parlamentari del Movimento Cinquestelle Dalila Nesci, Nicola Morra, Federica Dieni e Paolo Parentela hanno reso noto il testo di una Lettera aperta ai loro colleghi parlamentari della Calabria invitandoli ad un’azione comune finalizzata ad ottenere la nomina del nuovo commissario alla sanita’ loro regione. “Sappiamo bene – scrivono – che la nostra sanita’ e’ bloccata dalla mancanza del commissario per il rientro dal debito. In numerose interrogazioni abbiamo rappresentato al governo che questo fatto comporta problemi crescenti nella gestione concreta delle attivita’, a volte perfino molto gravi. Adesso – continua la lettera – non c’e’ un responsabile della sanita’ regionale, per cui tutto e’ ammesso, lecito, incontrollato. Non si conosce il volume della spesa nelle aziende sanitarie e ospedaliere, partendo dalla decadenza del commissario ad acta Luciano Pezzi. Inoltre, si sono verificati episodi strani, per non usare termini piu’ pesanti. Alludiamo, ad esempio, – e’ scritto – a riunioni convocate dall’ufficio commissariale, appena eletto il nuovo governatore della Calabria, al fine di riorganizzare la rete dell’assistenza ospedaliera, di cui si sa nulla; nonostante le nostre richieste formali al ministro della Salute. Come e se sia stata rivista la rete dell’assistenza ospedaliera resta un mistero, noto soltanto al subcommissario Andrea Urbani, che continua ad agire da tecnico e politico in un tempo, per quanto il suo ruolo sia sulla carta circoscritto e diverso”. I grillini ricordano alcuni casi di presunta malasanita’, “Alla fine del 2014 – scrivono – abbiamo appreso tutti della morte a Cosenza di una giovane madre, Marisa Siciliano, per presunti ritardi nei soccorsi. All’inizio del 2015, invece, a Vibo Valentia e’ avvenuto il decesso della signora Santina Cortese, aggravatasi senza attenzione medica. A Crotone un’anziana signora e’ rimasta a vagare per oltre dieci giorni tra i reparti dell’ospedale civile, pare ignorata. Ancora a Cosenza, dove i sanitari lavorano sotto evidente pressione, tre medici hanno avuto infarti e ictus, anche per eccessivo stress”.
“Con danno erariale da 40 milioni, – si legge – il Centro del cuore di Reggio Calabria e’ chiuso per la mancata attivazione da parte dell’allora dg dell’Azienda ospedaliera, mentre la cardiochirurgia dell’ospedale “Mater Domini” opera benche’ non abbia posti letto assegnati per decreto commissariale”. Esistono, inoltre, a parere dei Cinquestelle, “situazioni di conflitto d’interessi e di spreco ingiustificato; per esempio in merito al finanziamento che la Regione Calabria eroga all’Azienda ospedaliero-universitaria “Mater Domini”, sulla base del dato storico e con un protocollo d’intesa scaduto. Qui si possono risparmiare 20 milioni all’anno. Per ultimo, ci sono punti di primo soccorso da attivare, come a Rogliano, e strutture pubbliche penalizzate dalla vicinanza di cliniche private, come a Praia a Mare. A tale ultimo riguardo servirebbe una ricognizione veloce, anche per concretizzare vecchie raccomandazioni contenute nel resoconto della commissione ministeriale “Serra-Riccio”. Ora, – sottolineano i grillini – mentre la sanita’ calabrese soffre cosi’ tanto, noi parlamentari non possiamo permetterci di tacere od attendere. Da sempre diciamo che la responsabilita’ politica del passaggio della Calabria al sistema imposto dai tagli deve essere del governatore regionale eletto, che ha il diritto e il dovere di indirizzo. Non e’ pensabile sostituirlo con un burocrate piazzato dal governo, cui deve essere affidato, invece, un compito meramente tecnico, di affiancamento. Il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, disse che la Calabria e’ la regione con le maggiori difficolta’. Bisogna ricordargli, allora, di essere conseguente. Vi invitiamo tutti, dunque, – si legge in conclusione – a perorare presso il governo la causa dell’immediata nomina del commissario per il rientro dal debito sanitario. I calabresi non possono piu’ aspettare i tempi della politica ne’ subire i giochi del potere”.