Zootecnia: Coldiretti, Scura affronti situazione sanita’

cordiretti24-04
Catanzaro – Con una lettera, la Coldiretti Calabria ha sollecitato il commissario alla Sanita’, Massimo Scura, ad affrontare la situazione riguardante la sanita’ veterinaria. “Siamo ormai a pochi giorni da Expo Milano 2015 , – si legge nella lettera a firma del presidente Molinaro – un evento mondiale nel quale la Calabria deve presentarsi con le carte in ordine. Non possiamo dire che questo stia accadendo per quanto riguarda le misure straordinarie nella nostra regione di polizia veterinaria, per l’eradicazione delle epizozie in materia di tubercolosi, brucellosi bovina, brucellosi ovi-caprina, lingua blu, leucosi e vescicolare suina, che, pur vedendo impegnata la Task Force regionale istituita per l’attuazione del piano di rientro, tardano ad essere operative acuendo i problemi negli allevamenti calabresi che si sono ulteriormente aggravati. La vicenda – prosegue – sta creando altresi’ un grave vulnus alle nostre produzioni zootecniche di eccellenza quali caciocavallo silano, pecorino crotonese, le quattro DOP Salumi di Calabria, latte alta qualita’, alle razze autoctone quali a titolo di esempio: podolica, capra aspromontana e nicastrese e suino nero di Calabria. E’ una questione sicuramente annosa, e permanendo tale stato di cose si hanno contraccolpi durissimi. Questo – sottolinea MOlinaro – sta comportando la chiusura di aziende nelle aree interne dove piu’ forte si sente la necessita’ della presenza dell’uomo per evitare spopolamento, abbandono con conseguenti danni alla tenuta stessa del territorio. Da anni in Calabria, nonostante i Piani di eradicazione, non si e’ riusciti ad accreditare la Regione Calabria ufficialmente indenne, e farla uscire da quel “cono d’ombra” che purtroppo continua a contraddistinguerla. Questo nonostante uno sforzo organizzativo, di investimenti e innovazione da parte degli allevatori. Occorre ed e’ prioritario uno sprint – rilancia Molinaro – poiche’ ci sono difficolta’ di vendere fuori dai confini regionali proprio in un momento di forte richiesta delle nostre produzioni zootecniche e questo, ci limita fortemente e “azzoppa” proprio alla vigilia di Expo”.