Catanzaro – “La sentenza del Consiglio di Stato sulla riapertura dell’ospedale di Trebisacce e quella di qualche mese fa sulla riapertura del presidio di Praia a Mare, dovrebbero indurre il commissario alla Sanita’ calabrese, ing. Scura, a ritirare il decreto sulla riorganizzazione della rete ospedaliera della nostra regione poiche’ evidentemente inadeguato a realizzare un moderno ed efficiente sistema ospedaliero e perche’, di fatto, non garantisce i Livelli essenziali di assistenza la cui mancata erogazione sottopone i cittadini calabresi a continui viaggi della speranza in altre regioni che costano oltre 300 milioni di euro alla sanita’ calabrese a cui vanno aggiunti i costi sociali ed economici a carico delle famiglie dei pazienti”. Lo afferma, in una nota, l’assessore regionale Carlo Guccione, che aggiunge: ” Una recente tesi di laurea realizzata all’Unical da una brillante studentessa calabrese, aveva dimostrato scientificamente come la chiusura dell’ospedale di Trebisacce aveva fatto enormemente aumentare l’emigrazione di quel territorio verso altre regioni e aveva provocato un’evidente e grave carenza nell’erogazione dei Lea. Con la chiusura di Praia a Mare e Trebisacce sono di fatto aumentati i costi per la sanita’ calabrese. Quel provvedimento di riorganizzazione della rete ospedaliera – dice – non va semplicemente aggiustato come qualcuno sostiene, ma va sostanzialmente rivisto. E’ inoltre urgente bloccare l’iter in corso col tavolo interministeriale ex Massicci e aprire un’interlocuzione con i territori che porti alla stesura di un nuovo decreto sulla riorganizzazione della rete ospedaliera, della rete dell’emergenza urgenza e delle reti tempo dipendenti”.