Sanita’: Comocal, non siamo i fiancheggiatore di Scura e Oliverio

comocal16-06

Soveria Mannelli – “E’ arrivata come un fulmine a ciel sereno la deduzione alquanto inopportuna dell’Onorevole Dalila Nesci, che accusa il Comocal di favorire Oliverio e Scura in un alquanto improbabile assist politico. Un imperativo lontano dal Comitato che da quando esiste non ha mai inteso contestualizzarsi in questo senso. E’ vero che con il Movimento 5 stelle abbiamo intrapreso un’azione sinergica, anche seguendo un’azione comune con un legale di loro fiducia, ma nel tempo abbiamo rettificato con debite mail indirizzate al M5S, la volontà del Comocal di agire in modo diverso con un legale di nostra fiducia. E le risposte della sua segreteria nonché dell’avvocato Monteleone sono state di comprensione, dove la segreteria ci invitava a relazionarci con il legale, chiudendo la mail, con: un abbraccio. Mentre il legale,ci scriveva: prendo atto ed anche da parte mia, Vi confermo che non c’è problema e che non intendo accettare il mandato de quo. Lieto dell’incontro professionale, porgo Cordiali saluti Avv. Domenico Monteleone”. Lo afferma Alessandro Sirianni, Presidente Comocal, rispondendo alla deputata di Cinque Stelle, Dalila Nesci, che aveva appunto criticato il comitato per la sua inziativa. Sirianni poi proseguendo nella sua replica va rilevare che “nella disamina la Nesci, afferma che per quanto riguarda l’assistenza legale: ‘chiedendo un compenso puramente simbolico da corrispondere senza scadenze’. Vero anche questo, ma ci occorre sottolineare che l’attuale legale ci ha chiesto un compenso addirittura più basso, senza scadenze; quindi parlare di un compenso simbolico non trova fondamento. Altra accusa se così si può definire è quella che: ‘ il ricorso al capo dello Stato non è giurisdizionale ed è soggetto a condizioni che lo giustifichino’. Un assunto -aggiunge Sirianni – che il nostro legale ha trovato inconsistente in quanto afferma che: La decisione su ricorso straordinario al Presidente della Repubblica si qualifica come decisione di giustizia inquadrabile nel sistema giurisdizionale di guisa che il decreto decisorio che definisce il ricorso al Capo dello Stato, reso in base al parere obbligatorio e vincolante del Consiglio di Stato, va incluso nel novero dei provvedimenti del giudice amministrativo di cui all’art. 112 comma 2 lett. b), c.p.a.; di conseguenza il ricorso per l’ottemperanza deve essere proposto ai sensi dell’art.113 comma 1, c.p.a dinanzi allo stesso Consiglio di Stato nel quale s’identifica il giudice che ha emesso il provvedimento della cui ottemperanza si tratta. E aggiunge: Quello che noi chiediamo è l’annullamento del provvedimento amministrativo allo stesso modo di come avremmo fatto davanti al Tar”. Sirianni spiega che “la decisione del Comocal di adire a un ricorso straordinario al Presidente della Repubblica è stata dovuta solo per superare la scadenza dei termini, che in questo caso ci consentono ulteriori 60 giorni di proroga e quindi una migliore azione di tutela”. Quindi per Sirianni, “etichettare il Comocal quale fiancheggiatore di Scura e Oliverio, è una palpabile mancanza di rispetto verso un Comitato che da otto anni si spende in una rivendicazione che vede impegnati quattro comitati con storie sociali diverse, contestualizzandosi in un unico corpo, per l’appunto il Comocal. I componenti del Comocal, – conclude – hanno sempre guardato il Movimento 5 Stelle come un baluardo delle difese civiche e continueranno a farlo, ascrivendo quanto accaduto a una presa di posizione prettamente personale dell’Onorevole Nesci a cui chiediamo un incontro per fare chiarezza sull’intera vicenda e risolvere questa incresciosa situazione”.