Pediatria: Nesci, Consiglio discuta convenzione “Pugliese”-Obg

Nesci-Dalila-23-06
Catanzaro – “Il Consiglio regionale della Calabria discuta al piu’ presto della convenzione pediatrica tra gli ospedali Bambino Gesu’ di Roma e Pugliese di Catanzaro”. Lo dichiara Dalila Nesci, che con l’altro deputato M5s Paolo Parentela ha gia’ presentato, nel merito, un esposto alla procura di Catanzaro e alla Corte dei conti, insieme a un’interrogazione rivolta ai ministri dell’Economia e della Salute. La parlamentare M5s aggiunge: “Occorre denunciare le strumentalizzazioni in atto, che hanno l’obiettivo di sfruttare i sentimenti delle famiglie per allungare la convenzione, che per l’attivita’ locale presenta dati negativi. A riguardo, dal 2011 si registra una perdita di circa 600.000 euro”. “La difesa interessata della convenzione pediatrica – evidenzia la parlamentare – e’ stata condotta con dati artefatti, in cui sono state volutamente riunite l’attivita’ della Chirurgia pediatrica e le attivita’ ambulatoriali dell’ospedale Pugliese”. “Inoltre, i giudizi positivi del dipartimento regionale Tutela della Salute sono stati espressi unendo i drg chirurgici e quelli medici, ma la convenzione si occupa solo della parte chirurgica e non interviene sui ricoveri presso la Pediatria del Pugliese”. “Inoltre – evidenzia la parlamentare M5s – tra il 2011 e il 2013 i ricoveri di alta complessita’ verso il Bambino Gesu’ sono aumentati sia in numero che in valore economico. In quanto alla somma dei valori circa i drg chirurgici, l’effetto Bambino Gesu’ risulta insignificante, in quanto i ricoveri chirurgici ordinari e in day hospital sono diminuiti di un misero meno 40, pari a meno 29.000 euro”.
“L’effetto della convenzione ha prodotto – conclude Nesci – un costo in eccesso di 2.500.000 di euro gia’ dopo un anno, come affermato in sede ex Massicci nel 2013. L’attivita’ operatoria dei professionisti del Bambino Gesu’ ricomprende quella gia’ effettuata al Pugliese, il cui personale scrisse che avrebbe voluto imparare nuove metodologie di cura e assistenza ai pazienti, il che non e’ mai avvenuto. Sollecito un tempestivo intervento della Corte dei conti”.