Sanità: venerdì in piazza a Soveria per difendere l’ospedale     

 

Ospedale-Soveria

Soveria Mannelli (CZ) – “La sanità spiegata ai cittadini con tutte le sue contraddizioni”, questo l’obiettivo della manifestazione di venerdì, in piazza Bovini, organizzata dal comitato pro ospedale del Reventino, per tenere alta l’attenzione sull’ospedale, dove saranno presenti alcune emittenti televisive. A parlare con i cittadini Don Giacomo Panizza, responsabile dell’Associazione Progetto Sud, Giuseppe Pascuzzi, sindaco di Soveria Mannelli, Alessandro Sirianni, Presidente del COMOCAL, il Comitato degli ospedali di Montagna e Antonello Maida, Presidente del Comitato Pro Ospedale del Reventino. E il comprensorio è stato chiamato a raccolta con i social network e locandine affissi in tutti i comuni del comprensorio. “Tutto lo impone una struttura impoverita e ridotta all’osso con una medicina priva di medici e con soli 10 posti letto, una radiologia al momento chiusa per mancanza del medico, la gastroenterologia chiusa per mancanza del medico e gli altri reparti che annaspano per erogare un servizio minimo. Non da meno la medicina territoriale che è orfana del dermatologo, dell’urologo, del dietologo e quando effettua i servizi preposti: oculistica, otorino, ginecologo, vaccinazioni e medicina legale lo fa una volta a settimana. Troppo poco per un’utenza che quando prenota sovente viene dirottata a Catanzaro o Lamezia di fatto vituperando il territorio che non trova più le risposte e genera un pericoloso scollamento nel rapporto fiduciario con la struttura. Anche l’ortopedico viene una volta a settimana e l’utenza è tanta e anche qui c’è il dirottamento altrove. Tutto a fronte di una calendarizzazione spesso impossibile nella sua fruizione con tempistiche assurde e indisponibilità quotidiane. E’ sparita quasi del tutto l’interventistica in DaySurgery, più volte promessa e in agenda aziendale. Molto di questo contemplato nel decreto n. 9 del Commissario Scura, firmato e attuativo dall’aprile scorso e mai messo in atto. Uno stato che non ottempera alle sue stesse direttive la dice lunga sull’abbandono indistinto di questo lembo di Calabria. E il territorio non ci sta più a subire tali angherie, che se dall’idea di avere un ospedale, si accontenta di servizi alternativi ma non regimentati. Lo ripetiamo, non chiediamo l’ospedale per com’era – qui saranno i giudici amministrativi a doverlo dire, quando emetteranno la loro sentenza sulla base del nostro ricorso – ma servizi minimi cadenzati per far sì che il concetto di spendig rewiev si sposi con esigenze tali da non inficiare il percorso commissariale e generare l’ovvia erogazione dei servizi.  Non c’è tempo da perdere, e i cittadini dovranno capire ciò che accade, e saranno tanti a presenziare l’evento, c’è lo fanno capire le adesioni che stiamo ricevendo, tante da far ipotizzare una marea umana come avvenne il 4 maggio, quando oltre duemila cittadini parteciparono al SIT IN davanti l’ospedale. Un appuntamento utile per raccogliere fondi per il Comitato che intende proseguire la sua lotta anche con vile legali. La serata dopo il dibattimento proseguirà con musica dal vivo e stand gastronomici”.