Sanita’: Comitato pro ospedale Reventino incontra i cittadini

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Soveria Mannelli(Catanzaro) – Positivo L’incontro con i cittadini che il comitato ha organizzato per informarli sullo stato i cui versa l’ospedale. Un appuntamento non più procastinabile vista l’oggettiva precarietà. E i cittadini hanno risposto con molta attenzione, partecipando dapprima al dibattito e dopo proseguendo negli stand gastronomici con musica dal vivo allestiti per la raccolta di fondi fino quasi alla mezzanotte complice la serata estiva. Su palco, Alessandro Sirianni, presidente del COMOCAL (ospedali di montagna), Antonio Maida, presidente del Comitato Pro Ospedale del Reventino, Giuseppe Pascuzzi, sindaco della città e Don Giacomo Panizza, fondatore della Comunità Progetto Sud. Sirianni ha illustrato meticolosamente tutte le criticità in cui versa l’ospedale, sottolineando come la rivitalizzazione della struttura parte dal principio che il pronto soccorso deve essere dotato delle consulenze che merita, quindi devono essere presenti nella struttura un chirurgo, un ortopedico e un ginecologo, figure queste che quotidianamente possono evadere richieste anche esterne, perché – ha rimarcato – il punto di primo intervento rischia di restare prigioniero dei numeri contabili. Sirianni ha insistito sull’irrobustimento dei servizi ambulatoriali, non solo ospedalieri ma anche del territorio e a breve si richiederà un incontro al commissario Perri per risolvere i servizi di gastroenterologia, degli anestesisti, della radiologia (ortopanoramica), cardiologia (ecg da sforzo) della fisioteramia (implementazione strumentale) oltre che ripristinare alla Saub l’offerta dermatologica e urologica, oltre che modulare i predetti servizi con più di un giorno a settimana in modo che la calendarizzazione delle prenotazioni possa restringersi nella tempistica ed essere evasa il loco. Maida ha ricordato come nemmeno il decreto n 9 sulla riorganizzazione della rete ospedaliera genera frutti, qui – precisa – allo stato non ci sono né i venti posti in medicina né i venti posti destinati alla lungodegenza e alla riabilitazione, né tanto meno le sale operatorie nuovissime vengono utilizzate per il DaySurgery, e non si è visto nemmeno il servizio di oncologia, tutte cose messe nero su bianco nel decreto. L’ospedale rimane orfano anche di un direttore sanitario, figura non presente che genera gravi crepe nella sua logica determinazione. Don Giacomo Panizza, ha”sconsacrato” metodi e modi posti in essere dal commissario Scura in quanto lontani dai bisogni reali, ammonendo anche la classe politica, che si lascia spesso travolgere da un sistema farraginoso che poco risponde ai territori. “In Calabria – afferma Panizza – la sanità non è che va male perché troppi calabresi si stanno ammalando, ma perché i responsabili della sanità si sono ammalati, ma non con tosse e febbre, ma perché hanno ammalato la sanità provocandone il commissariamento con le conseguenze che ne derivano, oggi, ci sarebbe una situazione diversa se la sanità fosse esclusiva prerogativa di una classe politica attenta e scrupolosa lontana da colpe passate”. Pascuzzi, si è immerso nei meandri delle disposizioni legislative trovando in questi spazi possibili per attuare nella struttura quanto sottolineato dai referenti dei comitati, dal patto della salute ai fondi triennali per la sanità di fatto sfumati nel loro utilizzo ha trovato fessure possibili affinchè quanto proposto nel documento programmatico dall’ASP per Soveria, nella persona di Giuseppe Perri al tavolo di Scura, possa essere realizzato, poiché tale atto può essere sostenibile in quanto con modeste risorse si può generare molto. E qui il sindaco puntualizza come tale proposta sostenibile sa di comprensione a differenza di contesti analoghi che hanno alzato il livello delle richieste in un momento sostanzialmente complicato. Il sindaco infine ha detto che queste proposte saranno pretese fino in fondo al di là delle beghe che pongono la politica a scontrarsi con un commissario che poco concede, rimarcando come questo territorio con la rete dei sindaci a cui fa capo ed avendo anche il sostegno dei due comitati non farà sconti a nessuno. Infine fida su un rapporto sincero con il Presidente Oliverio, con cui sul problema sono state avviate metodiche e strategie condivise. La serata la chiude Sirianni, esponendo ai presenti quanto intercorso telefonicamente il giorno primacon il Commissario Giuseppe Perri, il quale ha comunicato la firma dei decreti che doteranno la struttura del radiologo e di un altro anestesista, oltre che, presto i cardiologi supporteranno il reparto di medicina rimpinguandone l’organico in modo che si possa ripristinare un reparto con circa 20 posti letto. Una vantata d’ossigeno per una struttura al tracollo, che non basta però a definirne il quadro, e su questo Perri, i sindaci e i Comitati avranno molto da lavorare.