Catanzaro – “Il Partito democratico, come gia’ fatto nel corso della campagna elettorale, interverra’ in maniera decisa per tutelare il diritto alla salute dei calabresi e in questa direzione contro ogni tipo di interesse nella sanita’ pubblica, quanto contro eventuali rendite parassitarie e illegittime di posizione nella sanita’ privata, agendo esclusivamente a favore dei calabresi. Nella sanita’ e’ necessaria chiarezza di atti e comportamenti. E in questo senso invito il commissario ad acta alla sanita’ Massimo Scura a rendere pubblici a tutti i calabresi gli atti da lui proposti rispetto alla vicenda dei budget delle cliniche e degli istituti sanitari privati convenzionati”. E’ quanto afferma il segretario regionale del Partito democratico, il deputato Ernesto Magorno, dopo le polemiche che riguardano proprio gli atti decisi dal commissario per il piano di rientro dal debito sanitario. “I dirigenti del partito democratico nazionale e regionale – continua Magorno – sono estranei ad ogni interesse di sorta e respingono al mittente i tentativi di coinvolgerci in questioni che non riguardano la politica. Siamo al fianco del presidente Oliverio: le opinioni espresse nell’assemblea regionale del Partito in ordine al ruolo della sanita’ pubblica nella nostra regione, sono legittime e assolutamente condivisibili. Non e’ ammissibile che venga citato in giudizio per rispondere di legittime opinioni”. Magorno ha, quindi, sostenuto: “L’azione nella sanita’ deve essere rigorosa, trasparente e determinata nella condotta di una forte battaglia contro tutte le lobbies che invadono il settore: devono essere rispettate le regole, che devono valere per tutti, senza alcun tipo di favoritismo. Quello che vogliamo e’ un cambiamento radicale del sistema sanitario calabrese, che siamo certi si attuera’ anche al momento della nomina dei direttori generali che – conclude il segretario regionale del Pd – saranno figura di alto profilo in radicale rottura con il passato, a sostegno di quanti lavorano per la sanita’ che funziona, quella sanita’ che i calabresi vogliono e meritano”.