Lamezia Terme – “Qualcuno si prenda la briga di spiegare ad Enzo Bruno che è Presidente di tutta la Provincia e non della sola città di Catanzaro”. E’ la forte considerazione di Nicolino Panedigrano rispetto alla proposta lanciata dal presidente della Provincia a proposito della proposta di realizzare
un sistema sanitario catanzarese che veda la valorizzazione dei presidi ospedalieri esistenti attraverso l’attuazione del modello degli “Ospedali riuniti”. “Sa bene(Bruno(ndr)- aggiunge Panedigrano – che da oltre 5 anni è stato lanciato da Lamezia un grido d’allarme, anche da parte del Partito di cui lui è Segretario provinciale, sul disarmo in atto dell’Ospedale di Lamezia. Sa bene e ne ha discusso persino all’interno degli organismi provinciali del suo partito, che per evitare questa infausta deriva non solo il Comitato Salviamo la Sanità del Lametino, ma partiti ed amministrazione comunale abbiamo chiesto che il nostro glorioso ospedale rientri con pari dignità nell’operazione di accorpamento delle aziende ospedaliere Pugliese-Ciaccio e Mater Domini. Ma lui che fa?” Bruno secondo Panedigrano “continua ad intervenire nel dibattito su questa fusione per chiedere che “non vengano disperse le peculiarità ospedaliere che finora hanno assicurato prestazioni rassicuranti”, ma pensando solo a scongiurare il trasferimento a Germaneto del Pugliese. Propone – ricorda Panedigrano – una riorganizzazione sullo stile degli Ospedali Riuniti, ma dimentica che nella “sua” Provincia c’è un altra grande struttura ospedaliera che può dare cento volte più di quello che è stata ridotta a dare e che dista in minuti da Germaneto molto meno del Pugliese e del Ciaccio”.
In una parola, secondo Panedigrano, Bruno, “invece di pensare che un buon 40% della provincia di Catanzaro è rappresentato dal lametino e da Lamezia (un bacino d’utenza superiore ai 100 mila abitanti), pensa solo a rincorrere le proteste dei catanzaresi contro il temuto depauperamento del loro centro urbano”. Per Panedigrano dietro questa proposta, secondo “i maligni” Bruno “si sia già calato nelle vesti di candidato al parlamento. Se così fosse”, Panedigrano gli ricorda di non dimenticarsi che “per varcare la soglia di Montecitorio avrà bisogno anche dei voti dei lametini”, sottolineando poi che “meno di un anno fa i lametini hanno sonoramente trombato un loro concittadino che era stato artefice del declino del nostro ospedale e della sanità lametina”. Panedigrano invita Bruno a fare “due conti e vedrà che gli conviene rispettare la funzione istituzionale che ricopre. Quella di Presidente di tutto e non di una solo ambito del territorio provinciale”. E per Panedigrano se “come il Governatore Oliverio va ripetendo”, l’obiettivo della riorganizzazione della sanità regionale deve essere quello di migliorare l’offerta sanitaria complessiva, completando le specialità oggi mancanti e utilizzando tutte le risorse disponibili, anche quelle strutturali, sappia Enzo Bruno che l’ospedale di Lamezia in quest’ottica può e deve fare la sua parte. E non certo in tono minore”. Penedigrano invita Bruno a correggere il tiro e a dimostrare “di essere un amministratore oculato, che pensa non alla sua carriera, ma alla salute dei cittadini e ad una distribuzione equilibrata di servizi e risorse. Non faccia come tutti gli altri catanzaresi – conclude – che si ricordano dell’area vasta, che lui ha pure inserito nello Statuto della Provincia, solo quando hanno un interesse cittadino da difendere”.