Sanità Lamezia: Cisl-Cgil evitare chiusura e ridimensionamento servizi

ingresso-ospedale-08-09La sanità, in provincia di Catanzaro, torna di nuovo al centro dell’attenzione del sindacato. Infatti, il segretario provinciale Luigi Tallarico, il segretario aziendale Salvatore Arcieri della Fp Cisl, e Bruno Talarico e Antonino Rappoccio rispettivamente segretario provinciale e aziendale della Fp Cgil, hanno inviato una lettera aperta al Presidente della Regione Calabria Oliverio, al Commissario Straordinario per il Piano di Rientro Scura, al Sub Commissario Straordinario per il Piano di Rientro Urbani e al Dirigente Generale Dipartimento Tutela della Salute Fatarella con la quale, appunto, a distanza di circa sei mesi dall’ultima nota, del Luglio 2015, relativa alla riorganizzazione dell’ASP di Catanzaro, ritengono doveroso riaprire una ulteriore riflessione sull’argomento. Le due organizzazioni sindacali, ritengono, infatti, che “le ipotesi di rimodulazione dell’assetto organizzativo delle Strutture Sanitarie Calabresi, determineranno, ancora una volta, un peggioramento delle offerte di Servizi specialmente sui territori di Soveria Mannelli, Soverato e Lamezia Terme, con ridimensionamenti, declassamento o, addirittura, chiusura di alcune Unità Operative e relativa scomparsa di Servizi destinati ai Cittadini”. Quindi le due organizzazioni sindacali sono “ allarmati, non solo perché la nota del Luglio scorso è passata inosservata sia a livello politico che tecnico ma, addirittura, si paventa che i tagli indiscriminati, che avevano evidenziato nel DCA n°9 del 02/04/2015 e nel DM n°70 del 02/04/2015, già fortemente penalizzanti per i Cittadini che insistono sui Territori interessati, possano essere peggiorativi rispetto allo spirito del Decreto Ministeriale che basa la nuova organizzazione sulla valutazione dei bacini di utenza”. Ed entrando nello specifico segnalano, con crescente preoccupazione, gli interventi previsti: Per il Presìdio di Soverato, la Chiusura Punto Nascita; la Chiusura Laboratorio Analisi; la Chiusura del Servizio di Cardiologia; il
Ridimensionamento del Pronto Soccorso” Per quanto riguarda il Presidio di Lamezia Terme, la Fp Cisl e Cigl prevedono la Chiusura Unità Operativa di Malattie Infettive; la Chiusura Unità Operativa di Microbiologia e Virologia; il Ridimensionamento dell’Unità Operativa di Dialisi; il Ridimensionamento Centro Trasfusionale; il Ridimensionamento Laboratorio Analisi; il Declassamento U.O. Anatomia Patologica; il Declassamento U.O. di Otorino; la Chiusura U.O. Dermatologia”. Mentre per il Presìdio di Soveria Mannelli si prevede, a giudizio dei due sindacati, “lteriore ridimensionamento dei pochi Servizi rimasti”

Alla luce di queste scosse telluriche, i quattro rappresentanti sindacali pongono al commissario straordinari Scura i seguenti quesiti: “è vero che è stata elaborata una nuova stesura del DCA n°9, nel quale si preveda il terremoto, vero e proprio, con effetti devastanti per i Cittadini dei citati territori ed in particolare per il Centro SPOKE di Lamezia Terme?; sono state considerate le informazioni prodotte dalle Direzioni Strategiche delle varie ASP della Calabria per la riorganizzazione della Rete Ospedaliera e Territoriale?; Come mai, per altre realtà, si stanno modulando piani di potenziamento e ripristino di Servizi in precedenza soppressi, mentre per l’Ospedale di Lamezia si concretizzano, da anni, solo tagli e ridimensionamenti?”
Come Forze Sindacali manifestano “forte preoccupazione per il deterioramento delle risposte ai bisogni Sanitari dei Cittadini e le inevitabili ripercussioni sui lavoratori della Sanità!”
Pertanto chiedono i firmatari della lettera aperta “a gran voce, alle Forze Politiche e Sociali ed ai Cittadini tutti, di intraprendere tutte le iniziative e le discussioni necessarie ed opportune, in ogni sede, per scongiurare l’ulteriore affossamento della sanità su questo territorio, aprendo riflessioni costruttive e razionali che vadano realmente in direzione della razionalizzazione delle risorse, evitando sprechi e disorganizzazione allo scopo di salvaguardare il bene supremo ed essenziale della Salute, diritto di tutti i Cittadini e non solo di pochi eletti!”
Pertanto, chiedono, “al Presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio un suo autorevole intervento, in qualità di rappresentante di tutti i Calabresi, diretto ad evitare la chiusura ed il ridimensionamento di Servizi Sanitari in quanto, piuttosto che portare risparmi e/o miglioramenti in termini di offerta sanitaria, creano esclusivamente disagi favorendo lo storico fenomeno della emigrazione passiva dei malati calabresi, acuendo le enormi difficoltà di carattere sociale ed economico che gravano sulle loro famiglie, senza trascurare l’incidenza delle risorse economiche, sin’ora in sistematico aumento, che la regione Calabria deve trasferire nelle casse delle altre regioni che assistono i nostri malati”.

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