Sanita’: tavolo risorse umane con ministero, Regioni e sindacati

Beatrice-Lorenzin29-04Roma – Si e’ tenuto oggi al ministero della Salute un confronto a 360 gradi sulle prospettive di ammodernamento del servizio sanitario e sul contributo che a questo obiettivo si puo’ dare con una migliore formazione e gestione delle risorse umane e dei professionisti impegnati nella sanita’. Al tavolo il ministero della salute (rappresentato dal ministro Beatrice Lorenzin e dal sottosegretario Vito De Filippo), le Regioni, rappresentate dal coordinatore della commissione Salute della Conferenza delle Regioni, Antonio Saitta (assessore della regione Piemonte), e da Massimo Garavaglia, presidente del Comitato di Settore Regioni-Sanita’ (assessore della regione Lombardia), e le diverse organizzazioni in rappresentanza dei medici: da quelli ospedalieri ai quelli di medicina generale. “Riprende quindi con vigore il lavoro del tavolo previsto dall’articolo 22 del patto per la salute, per la valorizzazione delle diverse risorse umane che concorrono al servizio sanitario nazionale”, ha dichiarato l’assessore Antonio Saitta. “Oggi in un clima particolarmente costruttivo si sono gettate le basi per il prosieguo del lavoro . Attendiamo entro una quindicina di giorni, in relazione alle diverse problematiche affrontate, le proposte da parte delle organizzazioni di rappresentanza dei medici. Subito dopo, con il Ministro Lorenzin, proseguiremo il confronto istituzionale con gli altri livelli di Governo coinvolti, dal ministero della Ricerca e dell’Universita’ al ministero dell’Economia. Il dato molto positivo della giornata odierna – ha proseguito Saitta – sta nella massima disponibilita’ di tutti gli interlocutori ad affrontare in modo convinto il tema di una nuova formazione che e’ ‘chiave di volta’ per il rilancio in termini di qualita’ dell’integrazione fra il territorio e la sanita’ ospedaliera, rispetto alla quale dobbiamo porci obiettivi di maggiore uniformita’ e coerenza del sistema. Non a caso con il ministro della salute, ma anche con le stesse organizzazioni di rappresentanza, abbiamo condiviso l’esigenza di superare un modello antiquato che ha visto – ha concluso Saitta – in molti casi il medico trasformarsi negli anni in semplice prescrittore, mortificando proprio coloro, e sono la maggioranza, che nella professione hanno sempre messo sacrificio e professionalita’”.