Sanità: Oliverio, fallimento della gestione commissariale

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Reggio Calabria – “L’analisi di tutti i verbali Ministeriali, anche alla luce dell’odierno rapporto 2016 sul coordinamento della finanza pubblica appena redatto dalla Corte dei Conti, nonche’ dei risultati indiscutibili che oggi sono sotto gli occhi di tutti, sanciscono il fallimento politico della gestione commissariale”. Lo ha detto il presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio, nella relazione al Consiglio regionale dedicato alla sanita’.
Il governatore ha precisato che la Calabria sta vivendo “uno dei periodi piu’ difficili per il suo sistema sanitario regionale”, ricordando che il commissariamento si protrae da sei anni e che, a detta dello stesso Oliverio, “non solo non sono serviti a risolvere alcuni annosi problemi della nostra sanita’, ma li hanno paradossalmente spesso aggravati”. Citando spesso i verbali del tavolo tecnico, Oliverio ha affermato che “la Calabria non garantisce i Livelli essenziali di assistenza e 6 anni di commissariamento non hanno sostanzialmente modificato tale situazione, aggravata dalla adozione della logica dei tagli lineari indiscriminati e dalla assenza di idee chiare sulle reali criticita’ e quindi sugli interventi necessari a correggerle”. “La stessa Corte dei Conti – ha aggiunto – rileva un ‘tendenziale miglioramento’ delle otto Regioni in Piano di rientro con riferimento agli aspetti meramente contabili segnalando la persistenza di gravi criticita’ oliverio-consiglio-sanita1riferite alla quantita’, alla tipologia ed alla qualita’ dei servizi. L’analisi della cosiddetta ‘griglia Lea’ ha impietosamente evidenziato come, delle Regioni in Piano di rientro, la sola Calabria, accompagnata dalla Campania, non e’ riuscita a raggiungere la soglia minima considerata accettabil”.
Da qui l’affondo contro il commissariamento: “Cio’ documenta – ha detto il presidente – in maniera inoppugnabile l’incapacita’ del commissariamento di incidere, almeno fino ad oggi, sulla situazione rilevata all’atto dell’insediamento nel 2010”.
Tra i temi posti dallo stesso Oliverio, “una riduzione dei ricoveri ben maggiore di analogo fenomeno nazionale”, “la contrazione del numero dei posti letto”, “l’incremento della mobilita’ passiva extra regionale”. Ed ancora, sotto accusa anche la criticita’ della rete di emergenza-urgenza, la mancanza di assistenza domiciliare, la “gravissima” situazione della prevenzione e l’allungamento della degenza preoperatoria.
Secondo il presidente, anche rispetto alle reti di assistenza, “nulla e’ cambiato, abbiamo assistito solo alla proclamazione di dichiarazioni di intenti, senza riuscire a tagliare costi inutili, senza ottenere alcun beneficio ne’ per i pazienti ne’ per il servizio sanitario regionale”. Sotto esame e’ finita anche “la dubbia oliverio-consiglio-sanita2concretizzazione del protocollo di intesa tra Regione ed Universita’, caratterizzato dalla cronica circolazione di bozze, in parallelo a “Commissioni falsamente Paritetiche” che concordano improbabili trasferimenti di unita’ operative tra aziende che giuridicamente non sono ancora trasformate in un’unica azienda. In pratica – ha aggiunto Oliverio -questo modo di procedere allontana sia il protocollo d’intesa che la successiva integrazione tra l’Azienda Ospedaliera Pugliese Ciaccio e l’Azienda Ospedaliero Universitaria Mater Domini”.
“Appare abbastanza evidente – rincara il presidente della Regione – la debolezza contrattuale della gestione commissariale ed in particolare del commissario in relazione alle istanze che tendono di fatto a vanificare tale processo con azioni dilatorie ed assolutamente strumentali”. Un sistema, quello del commissariamento, non condiviso da Oliverio che ha anche affermato che “il precario equilibrio economico della gestione commissariale viene e sara’ garantito dal mantenimento della fiscalita’ aggiuntiva a carico dei cittadini, dal blocco del turnover del personale, ma non da interventi sui generatori strutturali della spesa, cosa francamente inaccettabile sia per la Calabria, sia per i calabresi”.
“Abbiamo assistito ed assistiamo tutti – incalza il governatore – al fallimento di questa esperienza nella quale la gestione Commissariale, distorcendo la propria funzione, ha raggiunto oliverio-consiglio-sanita3livelli inauditi di discrezionalita’”. Gli obiettivi di Oliverio sono stati delineati nella conclusione della relazione, sostenendo che “una visione unitaria e sistemica del Servizio sanitario regionale che superi una logica degli adempimenti solo burocratici e tracci le direttrici sulle quali risanare e rilanciare la sanita’ calabrese”.
“In sostanza – conclude Mario Oliverio – la Regione avvia con oggi una nuova fase per la sanita’ calabrese che trovera’ una prima tappa nell’organizzazione degli stati generali della sanita’ che serviranno a confrontarsi su una proposta di riorganizzazione del Servizio sanitario regionale che verra’ predisposta dalla Giunta e dal Consiglio e che confronteremo in modo aperto con tutti i soggetti per correggere gli errori e rendere piu’ efficace la propria azione tecnica”.