Catanzaro – “Apprendo con moderata soddisfazione la decisione della Struttura commissariale di revocare il Dca n° 46 che definiva lo schema di convenzione con Agenas. Sulla vicenda ho presentato un’interrogazione insieme ad altri colleghi del Pd per richiamare i ministeri vigilanti ad un maggiore controllo sulla gestione commissariale in Calabria, a verificare la legittimità degli atti emanati, come in questo caso, e ad evitare nuovi conflitti istituzionali che non fanno bene né alla Calabria né ai calabresi”. Lo dichiara l’onorevole Sebastiano Barbanti(Pd), che aggiunge : “la Sanità calabrese ha bisogno di una guida autorevole e di senso di responsabilità di chi è chiamato a riorganizzare i servizi ma, nel contempo, la responsabilità di questo stato di cose non può essere addebitabile solo alla struttura commissariale”. Barbanti fa “notare al presidente della Regione Mario Oliverio che ogni mese vengono pubblicati decine di decreti commissariali, quasi tutti istruiti dal Dipartimento, che non trovano attuazione per l’immobilismo alle aziende sanitarie e ospedaliere e, in alcuni casi, dello stesso Dipartimento”. Quindi per il deputato del Pd, “far funzionare la macchina amministrativa sanitaria compete alla Regione tramite il Dipartimento Salute e i direttori generali delle aziende ed è inaccettabile che atti amministrativi restano per mesi e addirittura anni in qualche cassetto impolverato”. Barbanti lancia “un nuovo appello al presidente della Regione Mario Oliverio di farsi carico di tutti questi disservizi, di rivedere la nuova riorganizzazione del Dipartimento che, inspiegabilmente, diminuisce anziché aumentare le posizioni dirigenziali, di attuare un giro di vite sulla gestione delle aziende sanitarie e ospedaliere, che mostrano fin troppi limiti sul piano dell’efficienza burocratica”.









