Sanità: Asp Catanzaro ospiterà XXI Riunione Nazionale Airtum

Giuseppe-Perri-13Catanzaro – Sarà l’ASP di Catanzaro a ospitare nel 2017, per la prima volta nella regione, la XXI Riunione Nazionale AIRTUM (Associazione italiana registri tumori), esprimendo la sensibilità del Direttore Generale, dott. Giuseppe Perri, e di tutta la Direzione strategica aziendale alle problematiche oncologiche e all’uso dei dati epidemiologici nella programmazione sanitaria.
A comunicare che nel 2017 sarà proprio la Calabria ad ospitare la più importante manifestazione nazionale di esperti di registrazione oncologica è stato il Presidente nazionale AIRTUM, dott.ssa Lucia Mangone, in occasione del Corso di base per Operatori dei Registri Tumori, organizzato a Crotone dal Centro di Coordinamento del Registro Tumori Calabrese in collaborazione con l’AIRTUM, nell’ottica di una rapida standardizzazione delle tecniche di registrazione oncologica su tutto il territorio della Regione Calabria.
Al seminario hanno partecipato i responsabili dei Registri Tumori calabresi, che hanno avuto l’opportunità di affrontare le problematiche inerenti ai singoli territori in merito alla registrazione oncologica. Tra loro anche la dott.ssa Antonella Sutera Sardo, responsabile del RT dell’ASP di Catanzaro, posto nel Dipartimento di Prevenzione diretto dal dott. Giuseppe De Vito, dove ha sede l’unico Registro in Calabria attualmente accreditato in campo nazionale ed internazionale.
La dottoressa  Sardo ha descritto il percorso operativo (dall’anno 2003) ed ha specificato che i dati d’incidenza prodotti sono stati utilizzati anche per indagare sullo stato di salute dei residenti nella provincia, in comuni definiti da ARPACAL “ad alto rischio”, con la collaborazione dell’Istituto Superiore di Sanità, dell’ARPACAL e dell’AIRTUM, permettendo l’effettuazione dell’indagine epidemiologica pubblicata in tempi recentissimi sul Rapporto ISTISAN dal titolo: Lo studio epidemiologico dei siti contaminati della Calabria – Obiettivi, metodologia, fattibilità, curato dal dott. Pietro Comba (Dipartimento di Ambiente e connessa Prevenzione Primaria, Istituto Superiore di Sanità) e dal dott. Massimiliano Pitimada.