Catanzaro – “Anche in Calabria e’ necessario porre subito mano ad un processo di riorganizzazione sia della fase prescrittiva che di quella distributiva dei farmaci”. Lo ha detto Franco Pacenza. delegato alla sanita’ del Presidente della Regione, Mario Oliverio che ieri pomeriggio ha partecipato a Roma a un incontro tra una delegazione della Commissione “Salute” della Conferenza Stato-Regioni e l’AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco). L’incontro, promosso dalla Conferenza Stato-Regioni, si inquadra – spiega l’ufficio stampa della Giunta in una nota – in un momento di grandissima preoccupazione circa l’andamento della spesa farmaceutica nel Sistema Sanitario Nazionale. E’ stata proprio l’AIFA ad annunciare, nel corso della riunione di ieri che, stante l’andamento della spesa nell’anno in corso, si prevede un disavanzo di due miliardi e 200 milioni di euro nella spesa farmaceutica italiana. Cio’, soprattutto in relazione al forte impatto sui costi derivanti dai farmaci innovativi, elementi straordinariamente utili per migliorare le condizioni di salute, ma che pongono, pero’, un serio problema di sostenibilita’ della spesa all’intero Sistema Sanitario Nazionale. L’esperienza, tuttora in atto, dei nuovi farmaci che servono a contrastare l’Epatite C e, nel contempo, l’avanzare dei nuovi farmaci oncologici, pongono la necessita’ impellente di riorganizzare sia il sistema prescrittivo dei farmaci che quello distributivo. Sempre nel corso della riunione di ieri l’AIFA ha presentato l’andamento della spesa in tutte le regioni, nel periodo che va da gennaio a maggio 2016, con proiezioni sino al mese di luglio. Anche per la Calabria – si legge – emergono dati preoccupanti circa lo sforamento dei tetti di spesa previsti. Mntre la farmaceutica convenzionata rimane stabile, la spesa farmaceutica territoriale si attesta al 12,99% rispetto all’11,35% previsto, mentre la spesa farmaceutica ospedaliera si attesta al 5,94% rispetto al 3,5 % previsto. “E’ questa – ha concluso Pacenza- una sfida, che dovremo affrontare con grande determinazione nei prossimi mesi e nei prossimi anni, per evitare che “salti definitivamente il banco” dell’intero Sistema Sanitario Regionale”.