Sanita’: Mater Domini, Aiello(Ncd) interroga il Ministro

Catanzaro – Il Senatore catanzarese Piero Aiello si è reso promotore di una interrogazione parlamentare, rivolta al Ministro della Salute, avente ad oggetto una evidente disfunzione presente all’interno dell’Azienda Ospedaliera Mater Domini. L’azione posta in essere da Aiello ha incontrato il favore di numerosi altri colleghi a Palazzo Madama, i quali hanno aderito all’iniziativa. Di seguito il testo integrale:

Interrogazione a risposta scritta

Al Ministro della Salute – Premesso che:

In un contesto di crisi economica e di definanziamento del servizio sanitario nazionale, è necessario che il mondo dei dirigenti medici e sanitari del Ssn si ponga nuovi obiettivi di assetti organizzativi del sistema in cui quotidianamente esprime i propri valori professionali. Appare prioritario garantire equità, continuità ed omogeneità di accesso alle prestazioni sanitarie e servizi di qualità per tutti i cittadini. In questa ottica, gli ospedali isolati tra di loro e separati dal territorio che li circonda non rappresentano più una risposta ai nuovi bisogni imposti dall’evoluzione demografica ed epidemiologica ed anche dalla crisi economica. Oggi è indispensabile programmare e progettare sempre più in modo integrato ed in termini di rete di Ospedali, coordinata e integrata con la complessità delle altre strutture ed attività presenti sul territorio;

in campo sanitario è necessario individuare ambiti territoriali nei quali i problemi siano rilevanti (sotto il profilo dell’incidenza epidemiologica, della complessità clinica, del peso amministrativo, ecc.) e le soluzioni organizzative pertinenti (sotto il profilo dei costi e dell’efficacia). Per il governo della domanda sanitaria è necessario di conseguenza sviluppare una logica di ampia collaborazione tra i diversi livelli di gestione sia in senso orizzontale che verticale, dagli ambiti più circoscritti verso quelli più ampi, declinando la sussidiarietà come integrazione tra livelli successivi di governo;

a livello locale è utile sviluppare l’asse orizzontale della sussidiarietà privilegiando il coinvolgimento dei cittadini e delle loro aggregazioni profit e non – profit (volontariato, terzo settore) nella gestione ed erogazione dei servizi, fuggendo da logiche di mercato e ponendo in ogni caso l’attenzione sulla domanda piuttosto che sull’offerta. Nel contempo è necessario sviluppare l’asse verticale, che renda disponibili ranghi più elevati di governo rispetto a quelli locali per favorire un’appropriata convergenza tra le esigenze della domanda e quelle dell’offerta. Si pensi ai problemi dell’alta specialità in ambito ospedaliero e alla necessità di non duplicare inutilmente, in un contesto di risorse finite, centri che hanno costi rilevanti di gestione e che in ogni caso richiedono lo svolgimento di adeguati volumi prestazionali per garantire qualità e buoni outcomes clinici.

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