Sanità: Cisl denuncia danno erariale all’ASP, no a trasferimento uffici amministrativi da Lamezia a Catanzaro

La sede degli uffici amministrativi di proprietà dell’ASP ubicati nel comune di Lamezia Terme

Lamezia Terme – Sostengono il loro no al trasferimento degli uffici amministrativi dell’Asp da Lamezia e Girifalco a Catanzaro e denuncia il presunto danno erariale che negli anni viene protratto, sia il segretario aziendale FP CISL, Salvatore Arcieri, che il coordinatore Rsu, Bruno Grande che in una nota trasmessa agli organi d’informazione, specificano che “venuti a conoscenza delle direttive impartite dalla S.V. relativamente all’accorpamento, presso l’ex “Villa Mater Dei” di Catanzaro degli uffici G.R.U: dislocati presso il complesso monumentale di Girifalco e il P.O. di Lamezia Terme”, ribadiscono al direttore generale Asp Giuseppe Perri, il loro parere contrario. “Risulta ormai chiaro e definito che il processo di smantellamento delle sedi oggetto di trasferimento ed ubicate in locali di proprietà aziendale è destinato a favorire, invece, il mantenimento di contratti di locazione con soggetti privati. È importante, inoltre, sottolineare che le strutture dismesse sono state oggetto di ristrutturazione, per essere in linea con le recenti normative, e che, quelle che si andranno ad occupare hanno subito gli stessi interventi a spese dell’Azienda, pur non essendo sedi definitive”.

“Nello specifico, – sottolineano i rappresentanti sindacali- le informazioni avute designano il seguente quadro di riorganizzazione: gli uffici con sede in Girifalco, allocati in sede di proprietà dell’ASP, verranno trasferiti a Catanzaro presso la suddetta “Villa Mater Dei”; gli uffici superstiti G.R.U. di Lamezia Terme vengono trasferiti a Catanzaro presso la suddetta “Villa Mater Dei”; Quali considerazioni ulteriori, negative naturalmente, è necessario aggiungere a questo quadro? Sicuramente il fatto che i dipendenti e gli utenti si vedranno, ancora una volta privati di servizi fruibili con facilità e senza ulteriori disagi, che invece si acuiscono per le scelte avventate di dismettere aree centrali, e ubicarli in posizioni prive di servizi e pertinenze (no parcheggi, no servizi pubblici ecc…ecc)”. “Noi siamo con Lei – evidenziano – quando sostiene l’atto di riorganizzazione degli uffici e la loro centralità, e nel management aziendale, non ci può essere accomodamento per chi vuole il posto sotto casa, ma non possiamo condividere la logica che i servizi devono essere per atto e senza una valida utilità collocati a Catanzaro e tra l’altro in edifici non propri e a cui è necessario pagare il giusto fitto, quando l’Azienda dispone di ampi e funzionali locali dislocati sia a Lamezia che a Girifalco (vedi padiglioni in contrada Serra, gli ex uffici amministrativi di Lamezia, l’ex Ospedale di Lamezia) in grado di soddisfare qualunque attività a costo zero ed in linea con il piano di rientro che non dovrebbe assistere ad un utilizzo di denaro pubblico improprio”.

“Condividerà con noi – aggiungono -l’azione del buon padre di famiglia, che essendo in possesso di propri locali, ristrutturati e messi a norma, per i suoi bisogni non va di certo ad abitare in affitto, anzi! Né, tantomeno, è condivisibile l’idea che gli uffici devono essere allocati nel capoluogo, sede di Direzione, in quanto il maggiore stabilimento sanitario si trova, guarda caso, a Lamezia, tale scelta – proseguono i rappresentanti sindacali – comporta non solo un aumento della spesa per la mobilità e missioni del personale, ma l’istituzione di un autoparco con ulteriore aggravio della spesa. Inoltre è del tutto evidente che tale azione senza la dovuta programmazione (di mobilità interna) determina disparità di trattamento tra personale che deve essere mobilitato e personale che, per necessità aziendale, rimane nella sede di appartenenza. È da evidenziare l’obbligo contrattuale che il personale abbia diritto di scelta qualora si disponga il suo trasferimento presso altra sede lavorativa, di essere messo nelle condizioni di manifestare la propria scelta o di optare, in base alle proprie esigenze, senza alcun spostamento, per altri servizi che necessitano di personale amministrativo, con un procedimento che garantisca la massima trasparenza ed equità di trattamento”.

“In merito a quanto espresso, ci si augura che la S.V. possa rivedere il piano di riorganizzazione degli uffici amministrativi G.R.U. eliminando una situazione, che a nostro avviso, – sostengono – determina disagi, ed attuando un piano per il corretto utilizzo degli edifici di proprietà dell’Ente, dimostrando cosi un chiaro intento, che potrebbe essere dirimente e sgombrare il campo da illazioni o da giudizi sommari. Qualora nessun riscontro in merito a quanto richiesto dovesse pervenire da parte della S.V., ci vedremo costretti ad attivare le conseguenziali azioni – concludono -che si riterranno necessarie a garantire corrette relazioni sindacali con il coinvolgimento dei lavoratori”.