Sanità: il Tribunale del riesame annulla interdizione a Giuseppe Pugliese

Catanzaro – Il Tribunale del riesame di Catanzaro, in sede di appello, in accoglimento dell’istanza dell’avvocato Francesco Laratta, ha annullato la misura interdittiva a carico del direttore amministrativo dell’Asp, Giuseppe Pugliese, scaturita dall’inchiesta “Stoandgo”. La decisione di revoca della misura interdittiva nei confronti del Direttore Amministrativo dell’ASP di Catanzaro è stata preceduta da analoghe decisioni già assunta nei confronti di Francesco Francavilla (direttore amministrativo dei Presidi Ospedalieri di Lamezia, Soverato e Soveria dell’Asp), Francesco Grillone (collaboratore amministrativo dell’Unità operativa, addetto alla gestione di spesa dell’Asp), Maurizio Rocca (dirigente medico dell’Azienda), Giuseppe Fazio, Silvia Lanatà e Dario Marino (dipendenti addetti al servizio Ingegneria Clinica), difesi dagli avvocati Gregorio Viscomi, Giovanni Caridi, Gregorio Casalenuovo, Giovanni Grotteria, Enzo lopoli, Marcella Allevato, Eugenio Perrone e Luigi Sciumbata.
Contro di loro le accuse messe insieme dal sostituto procuratore, Fabiana Rapino, sulla scia degli elementi raccolti, per mesi e mesi, dai finanzieri del Nucleo di polizia tributaria Gruppo tutela spesa pubblica, che avevano stretto il cerchio anche su Giuseppe Romano (direttore del servizio informativo dell’Asp) e leso Rocca (dipendente addetto al servizio informativo aziendale e stretto collaboratore di Romano), gli unici due indagati sottoposti dal gip, Barbara Saccà, alla misura cautelare degli arresti domiciliari, nelle more sostituita con quella più lieve dell’interdizione per la durata di 4 mesi, in accoglimento parziale della richiesta di misura cautelare in carcere sollecitata dal magistrato della Procura.
Ancora una volta, dunque, il Tribunale del riesame ha dato uno scossone all’impianto accusatorio, accogliendo il ricorso in appello proposto dal difensore di Pugliese, l’avvocato Francesco Laratta, non solo dal punto di vista delle esigenze cautelari, di cui riscontra la carenza, ma anche dal punto di vista dei gravi indizi, avallando la tesi difensiva nella parte in cui il legale contesta de-cisamente l’accusa di favoreggiamento formulata sulla base di alcune intercettazioni.
L’avvocato Laratta, ha dimostrato al Giudice del riesame, che il Direttore Amministrativo Giuseppe Pugliese, una volta venuto a conoscenza di quanto stava accadendo all’interno dell’ASP di Catanzaro, si è attivato per sospendere l’erogazione delle somme.
Il sostituto procuratore, Fabiana Rapino, dovrà fare il punto della situazione, delineando con esattezza presunti ruoli e responsabilità, rispetto ai quali procedendo con una chiusura delle indagini o una richiesta di archiviazione nel caso in cui le tesi difensive proposte dovessero dimostrare in tal senso.

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