Madrid – La Juve vola in finale di Champions League dopo 12 anni. I bianconeri di Allegri, grazie all’1-1 del Bernabeu, fanno valere il successo di misura dell’andata e centrano l’obiettivo Berlino, dove affronteranno il Barcellona: eroe di serata ancora una volta l’ex Morata, che ha pareggiato nella ripresa il rigore realizzato da Ronaldo al 23′. Bale e il rientrante Benzema mettono subito in apprensione la difesa bianconera, mentre Buffon rischia sulla punizione di Ronaldo, ma la prima parata la compie il discusso Casillas (13′) sul rasoterra di Vidal. Allegri ha lanciato Pogba dal 1′ e Tevez-Morata in avanti, ma Isco, Benzema (salva Evra su Ronaldo) insistono, mentre Bale costringe Buffon a un grande intervento. Al 23′ la svolta: Eriksson vede l’entrata maldestra di Chiellini su James Rodriguez e dal dischetto Ronaldo non sbaglia. Real avanti e che pochi minuti dopo sfiora il raddoppio con un contropiede sventato da Vidal, una semirovesciata di Ramos e un colpo di testa di Benzema bloccato da Buffon. La Juve abbozza una reazione ma Casillas suda solo per il gran caldo di Madrid, il sinistro di Ronaldo invece fa gridare di nuovo al gol il Bernabeu e serve ancora una gran parata di Buffon per dire no a Benzema. Real superiore, ma di positivo c’e’ che alla Juve basterebbe un solo gol per andare a Berlino. Ci prova Marchisio, al termine di una bella azione rifinita da Tevez, gli replica Marcelo. Al 57′ arriva il pari della Juve: Pogba fa la sponda per Morata, che nel cuore dell’area fa partire il sinistro che fa secco Casillas e riavvicina la Juve alla finale. Il Real rialza i ritmi: Bale mette i brividi a Buffon con una girata di sinistro, fa altrettanto Marchisio con un cross rasoterra sul quale Morata non arriva.Entra Hernandez per Benzema, Rodriguez non trova la porta per un soffio, ma e’ Casillas a salvare il Real con una parata super su Marchisio che avrebbe chiuso il discorso. Non c’e’ un attimo di tregua: Bale di testa manca il bersaglio, Evra rischia grossissimo con una spinta in area su Hernandez ma Eriksson lo grazia.Barzagli per Pirlo (male), la Juve difende a denti stretti per l’ultimo quarto d’ora. Missione compiuta, con Pogba che avrebbe addirittura la grande chance per sbancare il Bernabeu. Poco male.La Juve agguanta una finale tanto inattesa quanto meritata, delusione Real per Ancelotti.
Morata, “ho fatto il mio lavoro”
“Ringrazio i tifosi, la vittoria in finale sara’ difficile ma ce la metteremo tutta”. Alvaro Morata commenta cosi’, ai microfoni di Canale 5, l’approdo della Juventus alla finale di Champions League. “Dispiaciuto per i fischi del mio ex pubblico? Era una situazione difficile per me, non ho esultato, ho solo fatto il mio lavoro – spiega il bomber spagnolo, autore dell’1-1 al Bernabeu -. Alla fine ho cantato anch’io: la finale di Champions dopo 12 anni e’ fantastica, possiamo continuare a sognare fino alla fine”. La dedica va “alla mia famiglia, alla mia ragazza, ai miei amici e al mio procuratore che l’estate scorsa mi ha aiutato molto”, conclude Morata.
Marotta, “prestazione storica e stoica, un sogno”
“Il pronostico della vigilia era avverso, ma a volte la squadra piu’ piccola riesce a trionfare. E’ stata una prestazione storica e stoica, di grande personalita’ e sofferenza, grazie anche all’allenatore. Andiamo a Berlino con onore e gioia, a dimostrazione che i sogni si possono realizzare come i miracoli si possono avverare”. Lo ha dichiarato ai microfoni di Sky l’ad della Juventus Beppe Marotta commentando la raggiunta finale della squadra bianconera in Champions League. “Sull’1-1 continuavo a guardare il tempo, loro potevano fare gol da un momento all’altro, ma anche la mossa di rinforzare la difesa da parte di Allegri ha creato un baluardo, potevamo anche chiudere con Marchisio e Pogba sul 3-1” ha detto Marotta. “Morata? Ha dimostrato di essere uno all’altezza di un top team, noi ce lo teniamo stretto, e’ un grande giocatore considerando che e’ solo del ’93. Quando e’ arrivato Allegri non avrei creduto di arrivare in finale di champions. Siamo arrivati meritatamente, nessuno ci ha regalato nulla. Siamo andati sotto ed abbiamo avuto la maturita’ di recuperare. Ora pensiamo alla finale di Coppa Italia di mercoledi’ prossimo, traguardo che durante la gestione Agnelli non abbiamo raggiunto”. Marotta si proietta anche nel futuro: “Dybala? Non vorrei sovraccaricarlo di responsabilita’, e’ un giocatore del ’93 interessante, ma deve fare la sua esperienza.Vedremo, siamo in trattativa”.