Processo “Cash”, in appello chieste cinque condanne

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Vibo Valentia – Il sostituto procuratore generale di Catanzaro, Raffaella Sforza, ha chiesto alla Corte d’Appello condanne per complessivi 15 anni di reclusione nei confronti di 5 imputati vibonesi arrestati l’8 luglio 2011 nell’ambito dell’operazione antimafia denominata “Cash”. Cinque anni di reclusione a testa, e interdizione perpetua dai pubblici uffici, la richiesta di pena per Pasquale D’Andrea, di 30 anni, e Aurelio Tomaino, di 42 anni. Tre anni e 6 mesi la richiesta di condanna per Giuseppe Lo Bianco, di 43 anni; un anno e 2 mesi la richiesta per Roberto Cutrulla’, di 32 anni, ed un anno la pena per Saverio Tagliacozzo, di 27 anni. Gli imputati sono tutti di Vibo Valentia. Pasquale D’Andrea, secondo l’accusa, avrebbe estorto della merce senza pagare a tre esercizi commerciali di Vibo, compiendo poi una rapina nel 2010 insieme al cugino Aurelio Tomaino ai danni di una sala giochi di Vibo. Roberto Cutrulla’ e’ invece accusato di violenza privata ai danni di un bar sito nella villa comunale di Vibo. Due rapine – ad un tabacchino e un supermercato – vengono poi contestate a Lo Bianco, mentre Tagliacozzo deve rispondere di detenzione di armi.