Pizzo(Vibo Valentia) – E’ scontro aperto tra l’ex sindaco di Pizzo, Fernando Nicotra, e l’attuale primo cittadino. Al centro della polemica l’acquisto o meno della Chiesetta di Piedigrota. Acquisizione proposta, appunto dal Nicotra e che ha scatenato “l’ira”, politica di Callipo che lo ha accusato di aver male amministrato il comune quando lui era sindaco. Nicotra non ci sta e ritorna alla carica sostenendo che “ci vuole una gran dose di faccia tosta nel continuare a proferire accuse contro la mia amministrazione da parte di un pubblico amministratore(attuale sindaco ndr) che nella sua breve carriera politica non ha prodotto altro che danni sia quando era assessore alla Provincia di Vibo Valentia e attualmente con una gestione disastrosa per la nostra cittadina, incapace persino di approvare i bilanci comunali nei termini prescritti e dovendo ricorrere a un”tutor prefettizio” per riuscirci”. Quindi Nicotra ribalta le accuse e nel parlare di danni fa un elenco di quelli che l’attuale sindaco avrebbe “prodotto in tre anni di disastrosa non amministrazione: chiusura del Polo Universitario, del Museo del Mare, della villa comunale, blocco del lavori di pavimentazione del centro storico, di restauro ex palazzo
comunale, del centro polifunzionale ex istituto nautico, rifacimento piazzetta Zuppone Strani, lavori ex Padiglione, perdita dei finanziamenti per la realizzazione piazza via nazionale, del teatro villa comunale, la perdita degli uffici del Giudice di Pace, la chiusura dell’Ufficio di collocamento, nessun progetto varato per opere pubbliche, aumento indiscriminato delle tasse (acqua, spazzatura, imu alle stelle) e si potrebbe continuare ancora”. E Nicontra per quanto riguarda i danni che “avrebbe generato la sua amministrazione” risponde a Callipo, ricordandogli che “all’epoca, essendo stato consigliere, non è stato nemmeno capace di svolgere il suo mandato visto che non è riuscito ad operare l’azione di controllo che è demandata all’opposizione. La realtà – commenta ancora Nicotra – è che la sua non amministrazione sta solo campando di rendita sulle idee e sui progetti varati in precedenza”. “L’unico suo cruccio – evidenzia l’ex sindaco – perenne è la Chiesa di Piedigrotta , quella famosa “cambiale” che fa incassare al Comune dai 50 ai 70.000 euro l’anno. Callipo tende a misurare le persone con il suo metro, sbagliando in quanto usa delle unità di misura che sono solo sue e insite nel suo comportamento poco corretto e continuamente ammantato di falsità e sicuramente non consono a chi ricopre cariche istituzionali, ma la dignità politica è soggettiva e lui è abituato a misurarla con altri parametri”.
E Nicotra da parte sua conferma “pertanto la piena disponibilità all’acquisto della Chiesa”, ricordando di avere “protocollato la richiesta come da sue indicazioni. E’ già pronto un piano economico – sottolinea – di gestione e rilancio del bene monumentale che prevede, tra l’altro l’investimento del 30% delle entrate nel restauro conservativo della Chiesa stessa, oltre alla creazione di alcuni posti di lavoro”. Nicotra, quindi attende che “il Callipo fissi un appuntamento per la definizione dell’acquisto per esonerarlo finalmente dalla “sua cambiale” . E spera che “in tal modo egli, esonerato dal volere popolo nella sua ascesa politica e scevro da preoccupazioni economiche per lui insuperabili, possa concentrarsi meglio con qualche videogioco e utilizzi finalmente il suo tasto play per ottemperare almeno ad un 10% delle sue promesse elettorali”.