‘Ndrangheta: processo Black money,ricorso Dda contro 7 assoluzioni

Vibo Valentia – La Dda di Catanzaro ha presentato appello avverso la sentenza con la quale il Tribunale collegiale di Vibo Valentia, nel febbraio scorso, ha assolto gli imputati del processo “” contro il clan Mancuso dall’accusa di associazione mafiosa. Il ricorso porta le firme dei pm Marisa Manzini e Annamaria Frustaci e del procuratore Nicola Gratteri. Gli anni di pena comminati dal Tribunale di Vibo erano stati 47 a fronte dei 220 anni di reclusione complessivi chiesti in aula dal pm Marisa Manzini. Su 21 imputati, la Dda di Catanzaro ha tuttavia presentato appello solo per 7 posizioni. Diventano cosi’ definitive le assoluzioni per il reato di associazione mafiosa nei confronti di Gaetano Muscia, Damian Fialek ed Antonio Velardo, condannati, invece, per altri reati. Assoluzioni definitive e totali anche per Giuseppe Papaianni, Raffaele Corigliano e Federico Buccafusca, assolti in primo grado e per i quali l’accusa non ha presentato appello. L’operazione antimafia “Black money” era scattata nel marzo 2013 contro il clan Mancuso, la cui esistenza il Tribunale di Vibo non ha mai messo in dubbio alla luce di altre sentenze di condanna. Per i giudici di primo grado, invece, l’accusa non avrebbe fornito in “Black money” prove per giungere ad una sentenza di condanna in ordine all’operativita’ dell’associazione mafiosa negli anni successivi al 2003. Un percorso logico-giuridico che la Dda provera’ ora a ribaltare in appello.

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