Consumi: Confcommercio, +0,1% mese e +0,6% annuo a marzo

consumi600x400Roma – Prosegue “a scartamento ridotto” l’andamento dei consumi in Italia. L’indicatore Confcommercio (Icc) ha registrato a marzo una crescita dello 0,1% rispetto a febbraio ed un incremento dello 0,6% su base annua. “I consumi, seppure in modo discontinuo e con toni non particolarmente brillanti”, sottolinea una nota, “consolidano, stando a quanto emerge dalla media mobile a tre mesi, la moderata tendenza al recupero in atto ormai da luglio dello scorso anno. La dinamica dei consumi e’ d’altra parte coerente con un quadro congiunturale caratterizzato, in questo inizio d’anno, da andamenti altalenanti che pur in un contesto di graduale miglioramento riflettono le debolezze e le incertezze che gravano sull’economia italiana ed internazionale. La crescita, a marzo, del clima di fiducia dei consumatori e’ un segnale troppo debole per ipotizzare, nei prossimi mesi, un atteggiamento decisamente piu’ positivo anche in considerazione di aspettative non particolarmente favorevoli riguardo la situazione personale e familiare. La sensazione di un quadro congiunturale in progressiva, sebbene lenta, risalita e’ confermato dal miglioramento, per il terzo mese consecutivo, del sentiment delle imprese. Questo andamento e’ sintesi di andamenti differenziati delle aspettative degli operatori dei diversi settori economici: miglioramenti significativi si rilevano nel manifatturiero e nei servizi di mercato, in forma piu’ contenuta, nel commercio al dettaglio, mentre si e’ registrato un modesto arretramento della fiducia tra gli operatori delle costruzioni”.
Su base congiunturale, l’incremento dello 0,1% segnato a marzo, dopo il calo del mese precedente, deriva da un aumento dello 0,2% della domanda relativa ai servizi e dall’invarianza della componente relativa ai beni. Per quanto concerne le singole macro-funzioni di spesa, gli unici aumenti di rilievo hanno riguardato i beni e i servizi per la mobilita’ (+0,9%) al cui interno prosegue il recupero della domanda di auto e moto da parte dei privati, e i beni e i servizi ricreativi (+0,3%). Altri incrementi, ma di modesta entita’, si sono riscontrati anche per gli alberghi, i pasti e le consumazioni fuori casa (+0,1%), per i beni e i servizi per le comunicazioni (+0,1%) e per i beni e i servizi per la cura della persona (+0,1%). Anche a febbraio la spesa per l’abbigliamento e le calzature e’ risultata stabile, mentre una tendenza al ridimensionamento, seppur modesto, ha riguardato la spesa per gli alimentari, le bevande e i tabacchi (-0,3%) e la spesa per i beni e servizi per la casa (-0,2%).
La dinamica tendenziale in aumento dello 0,6%, dopo la stasi del mese precedente, e’ sintesi di un incremento significativo della domanda di servizi (+2,5%) e di un calo della spesa per i beni (-0,3%). A marzo gli aumenti piu’ significativi, rispetto allo stesso mese dell’anno precedente, si sono riscontrati, per gli alberghi, i pasti e le consumazioni fuori casa (+2,6%) e i beni e i servizi per la mobilita’ (+2,5%) con risultati che rafforzano la dinamica positiva gia’ riscontrata nel mese precedente. Piu’ contenuto e’ stato l’incremento, su base annua, per i beni e i servizi per le comunicazioni (+1,9%) e per i beni e servizi ricreativi (+1,4%). Una tendenza al ridimensionamento, abbastanza marcato, ha interessato la spesa per gli alimentari, le bevande e i tabacchi (-1,6%) e per l’abbigliamento e calzature (-0,6%), mentre di lieve entita’ e’ stata la riduzione della domanda per i beni e servizi per la cura della persona (-0,4%) e per i beni e servizi per la casa (-0,1%).