‘Ndrangheta: voto di scambio, assolto il sen. Piero Aiello (Ncd)

rp_aiellopietro-29-06-300x209.jpgCatanzaro – Assolto per non aver commesso il fatto: con questa formula il gup di Catanzaro, Giuseppe Perri, ha assolto il senatore del Ncd Piero Aiello. L’esponente politico catanzarese doveva rispondere di voto di scambio politico-mafioso.

Al termine del processo con rito abbreviato cadono quindi le accuse a carico del senatore di Ncd Piero Aiello. L’esponente politico era finito coinvolto nell’inchiesta della Dda di Catanzaro denominata “Perseo” che ha decapitato, nel luglio 2013, il clan Giampa’ di Lamezia Terme. A tirare in ballo l’ex assessore regionale all’Urbanistica era stato proprio il reggente della cosca Giuseppe Giampa’ che, dopo aver deciso di collaborare con la giustizia, aveva raccontato agli inquirenti: “Incontrai Aiello nell’ufficio di Giovanni Scaramuzzino prima delle regionali ed egli mi chiese di appoggiarlo, dicendo che, qualora fosse stato eletto, avrebbe procurato a me e Maurizio Molinaro lavori all’ospedale di Lamezia Terme”. Praticamente identico racconto venne fatto da un altro pentito lametino, Saverio Cappello. Sulla base di questi elementi la Dda chiese l’arresto del senatore per voto di scambio. Di avviso contrario il gip Abigail Mellace ritenne, invece, che le dichiarazioni dei due collaboratori non consentivano di “ritenere integrato a carico di Aiello il reato di corruzione elettorale in quanto non provano che costui, nel partecipare alla medesima riunione, ha promesso ai suoi interlocutori benefici o altre utilita’”. Inoltre, secondo il gip, non c’e’ prova che Aiello “sia stato effettivamente consapevole di partecipare ad una riunione con importanti esponenti di vertice di una delle piu’ pericolose organizzazioni di ‘ndrangheta calabrese”. Inoltre, sempre per il gip “non puo’ neppure non evidenziarsi che la riunione elettorale cui Aiello ha partecipato e’ nata su iniziativa di un amico del politico, il padre dell’avvocato Scaramuzzino, e che la medesima si e’ svolta all’interno di uno studio legale, dove e’ stata gestita interamente da un avvocato”. La Dda di Catanzaro impugno’ la decisione e si rivolse al Tribunale del Riesame. Ma anche in questo caso arrivo’ un rigetto alla richiesta di arresto. Nel maggio 2014, infine, i giudici della Corte di Cassazione hanno annullato con rinvio la decisione del tribunale della liberta’ di Catanzaro con cui era stato confermato il no all’arresto del senatore. Dopo il rinvio a giudizio Aiello, attraverso il suo legale Nunzio Raimondi, ha chiesto e ottenuto di essere giudicato con rito abbreviato. Il pm Elio Romano aveva chiesto una condanna a tre anni. Oggi, invece, il gup Giuseppe Perri lo ha assolto con la formula “perche’ il fatto non sussiste”. Per Giovanni Scaramuzzino, invece, e’ stato disposto il rinvio a giudizio, il processo a suo carico iniziera’ il 19 gennaio a Lamezia. Per conoscere le motivazioni della sentenza si dovranno attendere 90 giorni. Solo dopo la Procura potra’ nel caso ricorrere in appello contro l’assoluzione.