Lamezia: incontro su la cultura della non violenza

incontro-liceo-violenzaLamezia Terme – La cultura della non violenza è stata al centro di un incontro promosso daa Soroptimist club di Lamezia Terme in collaborazione con la Polizia di Stato e rivolto a tutti gli studenti delle scuole superiori cittadine che si è svolto al Liceo Classico “Francesco Fiorentino” guidato dalla dirigente Teresa Bevilacqua, l’incontro formativo-informativo è rivolto, comunque, a tutti gli studenti frequentanti le quinte classi degli Istituti superiori della città. All’incontro hanno preso parte
la dottoressa Vittoria Doretti, responsabile della task-force “Codice Rosa” dell’Asl di Grosseto, ideatrice del percorso ideato per le persone vittime di violenza che si sta realizzando nei pronto soccorso di tutta Italia. Dopo i saluti della presidente del club cittadino Giuseppina Mazzocca, sono intervenuti Sabrina Curcio dirigente psicologo Asp Catanzaro, Maria Gaetana Ventriglia sostituto commissario della Polizia di Stato, Anna Maria incontro-liceo-violenza1Isastia past presidente nazionale del Soroptimist International d’Italia e Claudio Pagliara vice responsabile task-force Codice Rosa dell’Asl di Grosseto. L’incontro si inserisce nell’ambito del Protocollo d’intesa che il Soroptimist International d’Italia ha stipulato il 4 aprile 2014 con il Miur per “Promuovere l’avanzamento della condizione femminile e prevenire e contrastare la violenza e la discriminazione di genere mediante un corretto percorso formativo in ambito scolastico”. “Fenomeni quali la violenza e la discriminazione di genere – ha spiegato la presidente Mazzocca – possono essere prevenuti e contrastati mediante un corretto percorso formativo in ambito scolastico. Obiettivo di questo incontro, che rappresenta il primo di una serie di incontri programmati, è quello di promuovere una cultura della non violenza che educhi i ragazzi delle scuole alla prevenzione contro ogni forma di violenza esistente: da quella sulle donne, che tragicamente sfocia nel femminicidio, al bullismo ed alle sue varianti. Il contrasto e la repressione di ogni forma di violenza non può esserci senza attività di prevenzione. E’ necessario sensibilizzare costantemente l’opinione pubblica, puntando soprattutto alle nuove generazioni ed educarle al rispetto di genere, un’educazione costante e precisa perché possa dare i risultati attesi”.