Sanità Lamezia: Comitati, bene Oliverio bocciatura atti aziendali

conf-ospedale-comitato1-elaborato da Nicolino Panedrigano
Lamezia Terme – Esercitando i poteri propri della Regione, il Presidente Oliverio non ha approvato gli atti aziendali delle ASP per l’allarme sociale che questi atti avrebbero creato, avendo dovuto i Direttori Generali eseguire le previsioni del Decreto Scura di riordino delle reti ospedaliere.
Una ferma assunzione di responsabilità di cui gli diamo volentieri atto, soprattutto perché tra i motivi per respingerli ve ne uno che richiama direttamente la condizione della sanità lametina.
Il Presidente Oliverio afferma infatti che nella ”area centrale le maggiori criticità sono a Lamezia dove l’ospedale rischia di chiudere tra qualche anno per mancanza di servizi”.
E’ esattamente l’allarme che noi del Comitato Salviamo la Sanità del Lametino, insieme al Tribunale del Malato, stiamo avanzando da anni e che, dopo le circa 25.000 firme raccolte dalla nostra petizione e l’imponente manifestazione pubblica del 19 Marzo 2016, è diventata allarme unanime di tutto il lametino.
Il Presidente Oliverio conosce, non da oggi, la peculiare situazione dell’Ospedale di Lamezia, troppo vicino alla ridondante offerta della cittadella sanitaria Catanzarese e, perciò, stretto e costretto ad operare con margini sempre più limitati.
Già nel 2014 con un suo intervento il Presidente Oliverio, allora ancora in campagna elettorale, impedì la prevista chiusura del Servizio Trasfusionale del nostro Ospedale. E i primi di quest’anno ha scelto di inserire nel Patto per la Calabria sottoscritto con il Governo un fondo di venti milioni di euro destinati al rilancio del nostro Ospedale.
Se non si vogliono portare ad esaurimento le funzioni del nostro ospedale, è giunto il tempo di finalizzare l’impiego di questi fondi (aldilà delle ciance di Scura) ad un effettivo rilancio del nostro nosocomio, collocandovi vere eccellenze al “top di gamma, che trascinino in alto tutta la gamma” (come per altre realtà sostiene Scura) e che siano integrative ed integrate, non in concorrenza, con il resto dell’ampia offerta sanitaria presente nell’area dell’Istmo.
Scura, nel suo forsennato impegno a favore di ben determinati poteri forti, continua senza nemmeno motivare il perché a programmare ulteriori doppioni di reparti e ad incrementare posti letto nel polo orientale di questa stessa area.
Abbiamo già anticipato che ci opporremo anche nelle sedi giudiziarie a questo suo uso squilibrato e ingiustificato delle risorse pubbliche. Ci auguriamo che questa iniziativa del Presidente Oliverio significhi il riappropriarsi da parte della Regione delle competenze programmatorie, che le fanno comunque capo, in tema sanitario e il preannuncio di un prossimo allontanamento di Scura e della fine del commissariamento in modo da poter finalmente avere, con il contributo delle popolazioni interessate, una programmazione sanitaria realmente rispondente alle necessità della Calabria e del nostro territorio con l’ottica prioritaria degli interessi dei malati e degli utenti e non delle camarille a favore di questo o quel potentato.