Morte Mario Congiusta: Neri, ha sempre lottato per la verita’

Reggio Calabria  – Il segretario-questore dell’Ufficio di presidenza del Consiglio regionale, Giuseppe Neri, ha ricordato la scomparsa di Mario Congiusta.
“Con Mario Congiusta si spegne un simbolo di legalita’ lontano dal clamore. Se n’e’ andato, lontano dai ‘riflettori’, lontano dalla giustizia. Una giustizia per lui sorda e cieca, che non gli ha concesso in vita il sollievo della verita’ – sottolinea Neri – per un omicidio senza colpevoli che gli ha strappato un figlio, ammazzato dalla ‘ndrangheta. Gianluca nel 2005 aveva solo 32 anni, e da allora il dolore e i fermenti del padre non hanno mai ricevuto la grazia dell’ascolto. Non ho conosciuto personalmente Mario Congiusta, ma la sua testimonianza di giustizia e’ stata sempre simbolo di un attivismo ‘puro’ di lotta alla criminalita’ in una terra in cui, spesso, si e’ rischiato di compromettere il valore dell’antimafia. Pacato e composto, nell’instancabile ricerca della verita’, nella sua dignita’ di padre lacerato dalla sofferenza, non ha mai smesso di lottare per fare piena luce e chiarezza sul barbaro omicidio del figlio. Lo ha fatto senza urlare ma con l’orgoglio e la fermezza di cui avrebbe bisogno la nostra terra per il suo riscatto sociale. Sempre”.

“Ricordo quando nel novembre del 2014 – sottolinea Neri – decise di ‘restituire allo Stato’ la tessera elettorale. Lo capii e ne assimilai il senso. Mario penso’ che lo Stato abbandona chi resiste. Chi combatte per qualcosa di giusto, per qualcosa che possa coinvolgere e creare rete, caratterizzandosi come esempio positivo e movimento di coscienze. Mario non si arrese. Allora disse: “Quanto tempo devo aspettare per avere giustizia o se devo prima morire e averla dopo morto?”. E’ stato sconfitto solo da un male incurabile. Il destino non gli ha dato il tempo della verita’, se un tempo mai ci sara’. Negli anni – tredici lunghi anni – ha portato avanti un’opera di sensibilizzazione nei confronti della collettivita’, senza clamore, ma con l’intento di far conoscere a tutti la storia del figlio e sollecitare, sensibilizzandole, le nuove generazioni sull’importanza della lotta alla mafia, da perseguire con valori umani e con basso profilo”.
“Coraggio e determinazione l’hanno reso, senza volerlo, un modello da seguire: alla Calabria intera ha dato una lezione di impegno civile. Con ardire e dignita’, e’ divenuto testimone autorevole e autentico di senso civico e legalita’. Un uomo, che con i suoi ‘guanti bianchi’, non ha mai ceduto alle lusinghe della politica e non ha mai abbassato la guardia a chi avrebbe cercato di sfruttare le sue battaglie per un momento di passerella antimafia”.
“Di Mario Congiusta – conclude Giuseppe Neri – ci manchera’ la sua immagine di fierezza, di non aver ceduto ai prepotenti e a quanti avrebbero voluto piegarlo con l’indifferenza e l’isolamento. Immagine bella e serena di uomo comune con virtu’ straordinarie. Emblema di resistenza e testimone di giustizia per tutte le vittime innocenti delle mafie. Il suo messaggio restera’ indelebile nel cuore e nella mente dei calabresi”.

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