Gdf scopre a Firenze 2 banche abusive con sportelli in Nord Africa

Firenze – Scoperte a Firenze due vere e proprie ‘banche’ abusive con ‘sportelli’ presso esercizi commerciali del centro storico della citta’: la prima era gestita da 3 persone, di cui due fratelli, la seconda da altri tre soggetti, tutti di origine marocchina. I gruppi, tra il 2017 e il 2018, sono stati in grado di trasferire illecitamente somme di denaro per un importo complessivo di circa 5 milioni di euro. Esercizio abusivo dell’attivita’ finanziaria con carattere di transnazionalita’ e riciclaggio di denaro di provenienza illecita, in particolare dallo spaccio di stupefacenti, sono i reati contestati nell’ambito dell’operazione della guardia di finanza denominata ‘nemesi’, che ha portato all’esecuzione di un’ordinanza di misure cautelari personali nei confronti di 14 soggetti (7 destinatari di custodia cautelare in carcere, 2 agli arresti domiciliari e 5 ai quali e’ stato prescritto l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria), appartenenti a due gruppi organizzati, che si occupavano di raccogliere e trasferire somme di denaro tra l’Italia ed il Marocco. Gli approfondimenti investigativi hanno consentito di riscontrare che presso i locali a disposizione degli indagati era possibile ottenere diversi servizi finanziari, tra i quali prestiti, altre tipologie di finanziamento e, soprattutto, depositare e trasferire somme di denaro verso il paese di origine degli indagati.

I servizi finanziari, poi, oltre che presso i due ‘sportelli’ abusivi, potevano essere ottenuti anche altrove. Le indagini, infatti, hanno accertato che alcune operazioni ‘bancarie’ si svolgevano presso punti di ritrovo in alcuni quartieri cittadini, senza impiegare i canali del sistema bancario e finanziario di trasferimento, cosi’ come previsto dalla normativa, ma avvalendosi di altri sistemi di comunicazione. Bastava, per esempio, inviare l’immagine fotografica di un’attestazione della somma di denaro che doveva essere consegnata al beneficiario in Marocco e i funzionari delle ‘filiali’ nord-africane del particolare ‘istituto di credito’ provvedevano a consegnare, sul posto, al destinatario il ‘bonifico’ a suo favore effettuato dall’Italia. I gruppi criminali trattenevano tuttavia commissioni ‘bancarie’ che raggiungevano frequentemente una percentuale pari al 20% dell’importo trasferito. Contestualmente all’esecuzione delle misure cautelari, sono in corso 36 perquisizioni domiciliari nelle province di Firenze, Brescia, Massa Carrara e Lucca. Ventitre’ le persone complessivamente indagate.