Catanzaro: Domani al Politeama il super premiato Giuseppe Battiston

Catanzaro – Giuseppe Battiston – in scena domani, giovedì, al Politeama con l’atteso “Winston vs Churchill – appartiene alla nuova frontiera degli attori italiani, la schiera di talenti più o meno giovani che hanno raccolto l’eredità di Sordi, Mastroianni, Manfredi, Tognazzi. Su questi talenti a metà tra il cinema e il teatro, molto amati anche dai giovani, ha puntato Gianvito Casadonte per costruire il cartellone del teatro del Capoluogo, introducendo linguaggi innovativi e fuori dagli schemi.

Battiston, friulano, ha collezionato numerosi premi nella sua carriera, imponendosi come interprete originale e ricco di talento e preparazione. Deve sicuramente al cinema la grande notorietà, ma si cimenta con successo anche sul palcoscenico, come in questo “Churchill”, testo di grande intensità.

Nato il 22 luglio 1968 a Udine, Giuseppe Battiston si è diplomato a Milano presso la Scuola d’arte drammatica Paolo Grassi. Si distingue sin da subito per le sue doti attoriali a teatro, dove vince nel 1996 il Premio Ubu come Miglior attore non protagonista nella piéce Petito Strenge. Il debutto al cinema arriva solo qualche anno dopo con Italia – Germania 4-3 (1990), commedia con Massimo Ghini e Fabrizio Bentivoglio. Proprio mentre calca il palcoscenico viene notato da Silvio Soldini, regista con cui instaurerà un lungo sodalizio artistico, iniziato nel 1993 con Un’anima divisa in due. È, infatti, sotto la regia di Soldini nella commedia Pane e tulipani (1999) che Battiston vince il suo primo David di Donatello come Miglior attore non protagonista nel 2000. Nello stesso anno è al cinema anche con Chiedimi se sono felice, accanto al trio di Aldo, Giovanni e Giacomo, mentre nel 2001 riceve il suo primo ruolo sul piccolo schermo nella miniserie Cuore, a cui seguiranno le serie I ragazzi della via Pal (2003), Al di là delle frontiere (2004) e Una famiglia in giallo (2005).

Il punto forte della carriera di Battiston, però, resta il cinema, riceve già nel 2004 un’altra candidatura ai David, questa volta come attore protagonista di Agata e la tempesta, sempre di Soldini, dove ritrova molti interpreti con cui aveva già lavorato in Pane e tulipani. Seguono ruoli più o meno secondari in diverse pellicole, in cui riesce ad ogni modo a mettere in luce le sue capacità – ne è un esempio la candidatura ai Nastri d’argento come Miglior attore non protagonista per La bestia nel cuore (2005). Entrato nel cast di La tigre e la neve (2005) di e con Roberto Benigni, ha la possibilità di recitare accanto a star internazionali come Jean Reno e Tom Waits. Sono anni questi in cui si misura con diversi generi, dalla drammaticità di A casa nostra (2006) con Luca Zingaretti e Valeria Golino alla commedia Non pensarci (2007) con Valerio Mastrandrea, per cui si aggiudica un David, fino ai toni più scanzonati di Amore, bugie & calcetto (2008).

Battiston chiude il primo decennio dei Duemila con Complici del silenzio (2009), dove affianca Alessio Boni, e apre il 2010 con La passione, con il quale si aggiudica come Migliore attore non protagonista sia il David di Donatello che il Nastro d’argento; in verità, quest’ultimo premio gli viene conferito anche per altre due interpretazioni di quel periodo, in Figli delle stelle (2010) e Senza arte né parte (2011). I ruoli rivestiti da Battiston spesso lo vedono in veste di intellettuale o artista, solitamente col compito di dispensare consigli – a volte proprio ai protagonisti – come in Il comandante e la cicogna (2012), frutto della settima collaborazione con Soldini, o nel ruolo del Dottor Freiss nella serie TV Tutti pazzi per amore (2008). L’attore friulano, però, è estremamente eclettico e ha dimostrato più volte nel corso della sua carriera la sua versatilità, sia al cinema con ruoli più leggeri, come in Pitza e datteri (2015), o dalle sfumature più oscure, come in Zoran, il mio nipote scemo (2013) e La felicità è un sistema complesso (205), che in TV con la miniserie Le ragazze dello swing (2010).

Nel 2016 è nel cast della commedia di successo diretta di Paolo Genovese, Perfetti sconosciuti, in cui Battiston interpreta uno degli amici seduti al tavolo, l’insegnante gay Peppe. È qui che incontra uno degli interpreti, Edoardo Leo, con cui condividerà il set di Io c’è (2018), dove è uno scrittore che aiuterà Leo a fondare una nuova religione, lo ionismo.

I film più recenti sono stati L’ordine delle cose, regia di Andrea Segre (2017), Finché c’è prosecco c’è speranza, regia di Antonio Padovan (2017), Dopo la guerra, regia di Annarita Zambrano,Tu mi nascondi qualcosa, regia di Giuseppe Loconsole (2018), Troppa grazia, regia di Gianni Zanasi (2018), Hotel Gagarin, regia di Simone Spada (2018).

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