Lavoro: protesta centrale Rossano, arcivescovo visita operai

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Rossano (Cosenza) – Continua a Rossano la protesta dei sei operai dell’indotto saliti sulla ciminiera della centrale dell’Enel. L’Arcivescovo di Rossano-Cariati, Mons. Giuseppe Satriano, si e’ recato stamane allo stabilimento per, spiega una nota, “ascoltare le parti e tentare una mediazione, preoccupato per l’incolumita’ di quei lavoratori saliti sulla ciminiera per protesta”. “La situazione di protesta che vede a Rossano alcuni lavoratori saliti su una delle ciminiere della centrale Enel, e’ l’ultimo atto disperato – ha detto – di chi in condizioni di precarieta’, vede sfumare la possibilita’ di un lavoro certo, unica fonte di reddito per il sostentamento dei propri cari. Dinnanzi all’accorato appello di questi fratelli nessuno puo’ rimanere indifferente e tutti siamo chiamati a collaborare perche’ tale vicenda trovi non solo ascolto ma, venga accolta come sfida prioritaria dall’Enel S.p.a. e delle aziende dell’indotto, dalla politica locale e da quella regionale, e non da ultimo dalle istituzioni dello Stato perche’ abbiano uno sguardo sempre piu’ attento. Accogliendo l’esortazione di Papa Francesco – ha proseguito – dobbiamo guardare al lavoro come ad una parte imprescindibile del piano di Dio poiche’ “unge di dignita’” la vita dell’uomo. Il tavolo di lavoro previsto per lunedi’ presso la Regione Calabria sia il primo atto di un cammino, troppo atteso e mai vissuto, per dare risposte costruttive e ricche di speranza per la situazione presente e significative per la ridefinizione del sito in questione e la collocazione di questi lavoratori. Auspico che le parti in causa possano confrontarsi e costruire un futuro possibile. Quello che accade in questo lembo di terra – ha detto – , di un Sud per troppo tempo martoriato dall’indifferenza di tutti, sia l’opportunita’ di un modo nuovo di costruire scelte politiche ed economiche a favore del territorio e della persona”.

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