Lamezia: Comitato riapriamo carcere e l’anima sociale del sindaco Paolo Mascaro

rp_Carcere_0684-06-05-300x199.jpgLamezia Terme – “Nel Consiglio Comunale di venerdì 9 ottobre, al di là delle mozioni e dei numerosi ordini del giorno, al di là della transumanza politica , che non rappresenta neanche più la morte delle ideologie o le crisi di partito, ma più ovvi motivi di opportunità e di interesse, ciò che più ha colpito questo Comitato è stata la grande anima sociale che si è palesata nelle parole del nostro primo cittadino”. Lo si legge in un nota del Comitato Riapriamo il Carcere, secondo il quale “di fatto Paolo Mascaro non si è lasciato distrarre dai passaggi a nuova compagine politica che potrebbero creare, ma neanche più di tanto, un indebolimento alla sua maggioranza, ma ha dato risposte chiare e precise ad ogni interrogazione o interpellanza proposta, facendo sempre trasparire il fine ultimo del bene sociale quale promotore e filo conduttore di tutta la sua linea politica per la guida e il rilancio economico della città di Lamezia Terme”. Ed il Comitato Riapriamo il Carcere “nel prendere atto dell’immenso lavoro che attende questa nuova giunta”, non può “non lodare l’impegno e la decisione dimostrata nel continuare a perorare la comune causa affinchè la città di Lamezia Terme riabbia il suo carcere anche e soprattutto in funzione dell’apporto e del sostegno che può dare non solo al territorio ma allo stesso precario Tribunale”. Questa stessa lode il Comitato “vorrebbe tributarla anche all’onorevole Doris Lo Moro ma, considerato che per due mandati consecutivi a sindaco di questa città, non si sa come, la stessa sia stata sostenuta non dai lametini ma dai vibonesi, con i quali si è recentemente sdebitata abbracciando immediatamente la causa della non soppressione della Prefettura, ciò non è dato farlo”. Per il Comitato “è risaputo che la senatrice per la situazione del carcere cittadino ha sempre dimostrato totale indifferenza e disinteresse non essendo tra colori i quali difendevano il suo mantenimento”. Quindi al comitato “sorge spontaneo un dubbio, quando non si difende il proprio territorio e il proprio elettorato forse è possibile “riscattarsi” aderendo a cause di altre giurisdizioni “affettivamente” più significative?!” Comunque per il Comitato “perplessità e sfoghi a parte, se il nostro attuale sindaco è disposto a porre in essere qualsiasi azione utile affinchè si rimedi ad un grave danno subito dalla città con la chiusura di un carcere pienamente funzionante ed adeguato, questo Comitato – conclude la nota – non può fare altro che sostenerlo e accompagnarlo in questa grande battaglia a sostegno della legalità e della giustizia nel territorio lametino”.