Pasqua: a Corigliano rivivrà la processione dei flagellanti

Satrainao -Geraci

Satrainao -Geraci

Coriglianoi Calabro(Cs) – Venerdì per Corigliano sarà un momento storico. Per la prima volta dal 1986 l’Arcivescovo della Diocesi Rossano – Cariati prenderà parte alla Solenne Processione dei Misteri. Mons. Giuseppe Satriano affaccerà dal restaurato Palazzo Bianchi, nel centro storico. L’omelia sarà celebrata in piazza del Popolo.

L’Assessore alle politiche per il centro storico, Franco Oranges, autore del libro sulla storia e la pietà popolare legata ai riti della Settimana Santa coglie l’occasione per invitare tutto il territorio a partecipare ed a scoprire, nei vicoli della città alta di Corigliano, a partire da domani sera, Giovedì Santo (2 Aprile), una fra le tradizioni più sentite ed emozionanti che in questo periodo caratterizzano tutta la Sibaritide.

Dalle Ore 23 di domani (Giovedì 2 Aprile), infatti, il popolo si ritroverà nella chiesetta dell’Addolorata ove avrà luogo la veglia ai piedi del simulacro spagnolo della Vergine Addolorata animata da canti e nenie in dialetto coriglianese e da preghiere tradizionali. Tutto ciò fino alle prime ore di Venerdì Santo (3 Aprile).
La giornata inizierà alle ore 4. La folla di fedeli si riverserà nella Matrice di S. Maria Maggiore da dove partirà la processione Dei Flagellanti. Il Cristo che porta la Croce, impersonato da un fedele e circondato da tutte le Confraternite attive nella città, visiterà le chiese (parrocchie) ove è eretta la Reposizione. Giunti al Calvario (edicola nei pressi dell’ospedale, edificata ed eretta dalle Missioni Passioniste) verranno rievocate le tre cadute di Cristo. Ad intensificare il momento saranno le note della Banda Musicale Antonio De Bartolo Città di Corigliano.
Nel primo pomeriggio, dalle ore 15, ciascuna Parrocchia rievoca la Passione e la Morte di Gesù.

Dalle ore 19 inizia l’attesa per l’uscita della Solenne Processione dei Misteri che prenderà il via dall’Addolorata e seguirà un itinerario che tocca i punti principali del centro storico. Apre il corteo processionale lo stendardo. Seguono le statue che raffigurano i momenti salienti della Passione (Gesù all’orto, Gesù davanti a Pilati, Cristo flagellato, Cristo coronato di spine, Cristo caduto, Cristo asciugato dalla Veronica, Ecce Homo, Cristo in Croce, Deposizione, Bara, Addolorata). Un corteo di confratelli e consorelle farà da cornice e si intercalerà tra le statue. Dietro la Madonna un’immensa folla di fedeli che, assumendo i connotati della processione dei Redenti cantata dal profeta Isaia, in un silenzio orante, accompagnerà la Vergine.

È dalla finestra del primo piano di Palazzo Bianchi restaurato che Mons. Giuseppe Satriano rivolgerà il pensiero omiletico ai fedeli. Fino al 1985, per questa processione, si tenevano due omelie: la prima, all’uscita, in Piazza Cavour e la seconda, al rientro, nella piazza centrale.