Calcio: Coisp; stadio Catanzaro ingestibile, serve nuovo impianto

Giuseppe Brugnano

Giuseppe Brugnano

Catanzaro – Avviare un dibattito sulle condizioni di sicurezza dello stadio “Nicola Ceravolo” di Catanzaro. E’ questa la richiesta avanzata dal Coisp Calabria, Sindacato indipendente di polizia, attraverso una dichiarazione all’Agi del segretario regionale Giuseppe Brugnano. Lo spunto e’ dato dagli incidenti che si sono verificati domenica scorsa, a margine dell’incontro di calcio di Lega Pro tra il Catanzaro e il Cosenza. Un derby particolarmente sentito, con i tifosi giallorossi che hanno provato ad entrare in contatto con quelli rossoblu’ e, con il lancio di sassi, hanno danneggiato alcune autovetture delle forze dell’ordine.
Secondo il Coisp, dunque, “il vecchio impianto sportivo comunale, non puo’ piu’ ospitare le partite del Catanzaro calcio. Le considerazioni che ci portano verso questa sofferta ma ponderata riflessione – afferma Brugnano – sono molteplici. Quando lo stadio fu realizzato nella parte nord della citta’, la zona era poco abitata anche se di difficile accesso. Negli anni una urbanizzazione certamente non di ampio respiro, nonostante le nuove strade di accesso, ha reso difficile, a causa di una viabilita’ interna non sufficiente, la mobilita’ dei tifosi locali e di quelli ospiti. Non e’ piu’ pensabile, viste le nuove disposizioni sulla sicurezza negli stadi, lasciare lo stadio di una squadra importante e con un seguito cosi’ numeroso dove si trova ora, ne’ tanto meno, i lavori di adeguamento strutturale potranno superare queste lacune”. Il sindacato di polizia ha posto in evidenza le questioni tecniche che ruotano intorno allo stadio “Ceravolo”: “Strade interne insufficienti e strette non permettono di garantire la sicurezza sia dei residenti che dei tifosi. Nonostante la tifoseria catanzarese sia tradizionalista e propenda per la ristrutturazione dello stadio “Ceravolo” – prosegue – bisogna analizzare attentamente la questione anche in prospettiva futura. Qualora, infatti, il Catanzaro dovesse, anche grazie ad una societa’ ambiziosa com’e’ quella attuale, raggiungere la cadetteria o addirittura la serie A, le problematiche in questione rischierebbero di vanificare gli sforzi del presidente Cosentino e le aspettative dei tifosi giallorossi. Lo stadio “Ceravolo” non potra’ mai essere a norma”.
Il segretario del sindacato di polizia dichiara ancora che “i lavori in essere e i soldi spesi finora serviranno solo a rendere agibile e ampliare la capienza dello stadio ma non risolveranno minimamente la questione sulla sicurezza. E’ opportuno, quindi, iniziare a pensare alla costruzione di un nuovo impianto fuori dal centro cittadino. Un impianto raggiungibile facilmente non solo dalla citta’ ma anche dalla provincia grazie alle nuove strade di collegamento veloce che sono state realizzate. L’ideale sarebbe quello di ubicare il nuovo stadio di Catanzaro o nei pressi della nuova stazione ferroviaria di localita’ Germaneto o nei pressi dello svincolo stradale di localita’ Barone”. Il Coisp, partendo proprio dalle problematiche che riguardano la citta’ di Catanzaro, “vuole estendere la discussione anche a livello nazionale. In Italia situazioni simili a quelli del capoluogo calabrese sono tantissime. E’ giunto, quindi, il momento che il Governo inizi a ragionare sulla nuova impiantisca sportiva che, certamente – conclude il sindacato – servira’ a dotare le nostre citta’ di impianti moderni e funzionali e allo stesso tempo sicuri”.