Catanzaro: – “Non possiamo pensare di costruire una società migliore e di mettere Catanzaro, e l’area centrale della Calabria, alla guida dei processi di sviluppo di questa regione senza un rapporto sinergico con l’Università che rappresenta la parte integrante di questo ambizioso progetto”. E’ quanto ha affermato il presidente della Provincia di Catanzaro, Enzo Bruno, che ieri sera ha partecipato alla terza edizione del Gran Galà della Ricerca, promosso dalla Fondazione Università Magna Graecia, presieduta dal professore Arturo Pujia. “Un evento straordinario che permette la valorizzazione di tanti giovani che con la ricerca diventano protagonisti del futuro”, ha affermato ancora il presidente Bruno nel ringraziare il magnifico rettore, professor Aldo Quattrone e il professore Pujia. “Abbiamo perso per troppo tempo la grande opportunità di instaurare una produttiva sinergia con l’Università di Catanzaro – ha detto ancora Bruno – Lo dico da amministratore: troppo spesso le istituzioni hanno considerato l’Università un mondo a parte, invece che una parte integrante dell’ambizioso obiettivo di costruire per migliaia di giovani un futuro da protagonisti nella propria terra. Quando pensiamo agli studenti nel centro storico di Catanzaro – ha aggiunto – non dobbiamo considerarli strumenti per ripopolarlo, ma una’opportunità offerta alle amministrazioni di costruire il progetto che li vede protagonisti”. Una sinergia, quella con l’Università, che il presidente Bruno ha potenziato sin dal suo insediamento e che arriva alla massima valorizzazione con le convenzioni che saranno firmate e presentate nei prossimi giorni, come ribadito anche dal presidente della Fondazione Umg in seguito all’incontro istituzionale di ieri mattina in Provincia, relative ad attività di informazione agli studenti delle scuole secondarie di secondo grado inerenti i temi dell’occupazione e alla firma di un protocollo d’Intesa per l’avvio di iniziative comuni in materia di orientamento universitario e occupazionale.
Il presidente Bruno, infine, si è complimentato con Antonio Cimellaro, Attilio Morrone e Alessandro Rizzello che sono i tre vincitori della terza edizione del Gran Galà della Ricerca, rivolgendo un particolare apprezzamento per la ricerca presentata fuori concorso dal dottor Francesco Bono, destinata ad avere un grande rilievo internazionale dal titolo “Arte e Neurologia al tempo di Leonardo da Vinci”. Lo studio nasce da un’osservazione clinica del dottor Francesco Bono, neurologo esperto di disordini del movimento presso la clinica neurologica dell’Università Magna Græcia di Catanzaro. La valutazione clinica neurologica del disegno “Un uomo con gli occhi serrati” di Giovanni Agostino da Lodi, allievo di Leonardo da Vinci, conservato presso il British Museum di Londra, ha consentito al neurologo di effettuare la diagnosi di “Distonia Cranio-Cervicale” al giovane uomo del disegno vissuto circa 500 anni prima. La distonia cranio-cervicale è un peculiare disordine del movimento caratterizzato da involontaria chiusura degli occhi, movimenti involontari dei muscoli facciali che causano smorfie o riso forzato, spesso si associa una deviazione forzata della testa e del collo. A supporto della sua osservazione clinica il neurologo ha messo a confronto della figura del disegno la stessa espressione facciale riscontrata in un paziente con distonia cranio-cervicale. Questa importante scoperta che interessa sia la storia dell’arte (nuovi aspetti nei disegni di Leonardo e dei Leonardeschi) che la storia della medicina (la prima descrizione artistica di una distonia facciale) è stata accolta con grande favore dalla comunità scientifica internazionale. I complimenti sono stati rivolti anche al secondo ricercatore fuori concorso, il dottor Ludovico Abenavoli.