Agricoltura: Sellia Marina punta sul distretto rurale

agricolturaweb14-05

Catanzaro – C’e’ un pezzetto dello Stato, non mancano eccellenze del settore privato e non si difetta di argomentazioni. Se piu’ indizi, fanno una prova, il neocostituito distretto rurale della provincia di Catanzaro, ha i numeri per far parlare bene di se’. I primi passi lasciano bene sperare, non solo perche’ non si improvvisa, ma perche’ si concerta senza esitazioni. Al Comune di Sellia Marina si e’ riunito il Consiglio direttivo del comitato promotore del distretto rurale, convocato dal presidente Domenico Gallelli, che e’ anche sindaco di Zagarise. La montagna del catanzarese chiama, il mare jonio risponde: si punta allo sviluppo di questo dimenticato lembo della provincia di Catanzaro Dalla riunione e’ scaturita la necessita’ di perseguire la strada intrapresa per la costituzione di un distretto rurale che si occupi di agricoltura e della multifunzionalita’ del sistema economico primario del territorio. Il presidente Gallelli, nell’annunciare l’adesione di altri soggetti pubblici e privati, ha asserito che il territorio “ha risposto bene all’iniziativa di promuovere la costituzione del distetto rurale. C’erano pochi dubbi: qui c’e’ sempre stata l’abitudine del fare da soli e del far male. Non solo: la politica e’ stata piu’ attenta ai voti e meno attenta al bene comune. C’e’ ora voglia di cambiamento”. Per il primo cittadino “il distretto rurale e’ un sistema privilegiato con cui stimolare lo sviluppo socioeconomico sostenibile e il miglioramento della qualita’ della vita. E’ il luogo deputato in cui i sistemi produttivi locali caratterizzati da un’identita’ storica e territoriale omogenea. Nessuno puo’ fare piu’ da solo: l’io va posposto al noi.” Il distretto rurale punta senza indugi al recupero del sistema agro-economico tradizionale quale fattore di sviluppo sostenibile per l’area. Promozione dell’offerta territoriale anche in ambito nazionale ed internazionale; recupero della produttivita’ agricola del territorio e valorizzazione delle colture tipiche, di filiera e di multi filiera; riscoperta delle identita’ locali. Si punta a valorizzare le risorse che gia’ ci sono e che sono non solo materiali, ma anche quelle umane.