Catanzaro: villa Margherita, Scarpino chiede interventi

Francesco-ScarpinoCatanzaro – Lo stato di degrado di villa Margherita e l’assenza di un servizio di vigilanza sono stati posti all’attenzione, dei settori di competenza di palazzo de Nobili, dal consigliere comunale Francesco Scarpino. L’esponente del gruppo “Per Catanzaro” ha inviato una lettera agli assessori all’igiene e ambiente, all’omonimo alla gestione del territorio, ai rispettivi dirigenti, oltre che ai presidenti della commistioni consiliari competenti. Nella missiva ha sottolineato la precarietà del sito di elevato interesse storico – ambientale dove è “evidente la mancanza di interventi, alcuni basilari, che potrebbero rilanciare il parco pubblico dall’aspetto di un’ampia terrazza sulla quale si apre un panorama stupendo, al quale i catanzaresi sono particolarmente legati”. Scarpino ha indicato alcuni interventi che a suo parere andrebbero realizzati. “L’integrazione delle siepi, la piantumazione di nuove essenze, il ripristino delle staccionate, un’accurata derattizzazione, la pulizia delle vasche e la messa in sicurezza dei percorsi. Andrebbe, inoltre, rivisto e sistemato il parco giochi, così come andrebbero eseguiti interventi mirati per rendere l’arredo decoroso”. L’esponente del consiglio comunale ha posto l’accento anche sulla mancata sorveglianza dell’area “atteso che non è raro vedere autovetture parcheggiate che configurano l’aspetto di una sorta di garage all’aperto”. Scarpino ritiene quindi non più rinviabili misure “adeguate ed efficaci” perché villa Margherita possa tornare a essere quel punto di riferimento di giovani e anziani che trascorrono gran parte del loro tempo libero e che è sempre stato identificato come luogo di incontro e di socializzazione. Non dimentichiamo che all’interno della Villa sono insediati la Biblioteca Comunale, e il Museo Numismatico Provinciale, quindi, frequentati da studenti e turisti. E’ necessario, dunque, che villa Margherita inaugurata in occasione della visita della Famiglia reale, e che proprio per quella occasione gli fu dato il nome in onore della regina – ha concluso Scarpino – riacquisto il suo antico splendore proprio grazie a una concreta e mirata opera di manutenzione”.