Polizia: Morabito(Siulp)Polifunzionale, palestra rischia chiusura

Catanzaro – “Recentemente siamo intervenuti per segnalare lo stato di abbandono e di degrado in cui versa la struttura del Polifunzionale della Polizia di Stato catanzarese, evidenziando, in particolare, il disinteresse dell’amministrazione nell’adoperarsi persino nelle minime operazioni di diserbo e pulizia delle aree che circondano la struttura. Come se ciò non bastasse abbiamo notizia di un’altra scelta gestionale da parte della dirigenza della Questura che sta per abbattersi sulla comunità dei poliziotti catanzaresi e sui numerosi frequentatori la palestra del centro polifunzionale. Con il mese di giugno dovrebbe, difatti, terminare, per come si è appreso, la fruibilità dell’impianto che da molti anni è stata affidata alla gestione dell’Anps catanzarese. L’amministrazione ritiene non sia più possibile procedere con un affidamento diretto della governance ai medesimi soggetti che per lungo tempo ne hanno garantito la fruibilità”. Lo rende noto il segretario generale provinciale del Siulp, Gianfranco Morabito.
“Se in via di principio – afferma Morabito – la motivazione potrebbe presentare un barlume di correttezza istituzionale, da molti punti di vista presenta lacune e deficienze che attengono al profilo gestionale della struttura. Se risponde al vero che con giugno si esaurisce l’affidamento all’Anps, chi subentrerà? Che tipo di soluzione è stata individuata? I poliziotti catanzaresi potranno fruire delle potenzialità che la struttura offre? Non è che sarà posto un robusto lucchetto e la palestra sarà un altro locale destinato ad ospitare suppellettili varie o attività diverse da quelle sportive? Ci auguriamo che così non sarà. Avremmo accolto con altro spirito, certamente costruttivo, se il questore prima di prendere, sulla questione, una decisione, avesse aperto un tavolo di confronto al fine di mettere in chiaro le diverse posizioni, salvaguardando, in primis “il benessere dei poliziotti”. Il questore sembra, invece, più interessata a rapportarsi con tutti tranne che con quanti possono contribuire a darle più autorevolezza invece di manifestare il proprio autoritarismo, fine a se stesso e figlio di una incapacità che con il passare del tempo si manifesta in tutte le sue espressioni”.
“Da una lato – continua ancora Morabito – il questore promuove un’intesa con l’Asl per una campagna volta al benessere psicofisico di tutti i lavoratori della Polizia e di tutti i dipendenti della Questura per un corretto stile di vita che tenga conto delle esigenze legate alla specificità della professione del poliziotto e di individuare quali sono i fattori potenziali di stress, la correlazione con le condizioni fisiche, con la qualità della vita e la riduzione delle performance professionali. Dall’altro non utilizza le potenzialità degli impianti sportivi, già nelle disponibilità, per affermarne ciò che va ricercando in sede di principio. È appena il caso di ricordare al questore che la palestra è stata realizzata nel quadro delle iniziative volte a ricercare il benessere degli operatori di Polizia, finalità peraltro regolamentata da disposizioni di legge e da specifiche circolari ministeriali. Non vorremmo poi che dopo questa riflessione al questore venga in mente di ricercare una soluzione attraverso l’affidamento dell’impianto sportivo con un bando pubblico prevedendo vincoli e limitazioni che impediscano a chiunque la possibilità di gestire la Palestra ed il campetto annesso. Riteniamo che tale scelta altro non genererà che la totale chiusura dell’impianto”.
“Siamo consapevoli – conclude il segretario – dell’importanza di avere un impianto sportivo funzionante ed efficiente e consentirne il suo pieno utilizzo, e su questo fronte spenderemo ogni sforzo affinché entrambi gli impianti svolgano appieno la funzione per cui sono stati realizzati. Allo stesso modo avvieremo ogni iniziativa che consentirà l’operatività di una gestione che abbia un preciso orientamento e traduca in azioni concrete un reale benessere per i poliziotti catanzaresi”.