Catanzaro: Riccio, bene idea collaborazione con associazioni

Catanzaro – “Nella situazione di difficoltà che vivono, più o meno, tutti gli enti locali, la volontà del sindaco Abramo, mirata ad attuare, come a Catanzaro avviene da tempo, una sinergia fra amministrazione pubblica e associazioni private, è l’unica strada percorribile”.
Lo ha detto il consigliere comunale Eugenio Riccio. “Questa mattina, nel corso di un confronto con lo stesso primo cittadino, al quale erano presenti i presidenti delle commissioni Bilancio, Fabio Talarico, e Attività economiche, Enrico Consolante, ho riproposto l’iniziativa di “un patto di collaborazione” fra il Comune e il mondo dell’associazionismo. A questo scopo, mercoledì 3 luglio, incontreremo il direttore del Centro servizi al volontariato, Stefano Morena, per individuare ogni passaggio utile a rendere sempre più concreto questo patto di collaborazione”.
Riccio ha inoltre sottolineato “l’increscioso episodio avvenuto nel quartiere Lido domenica sera, quando un gruppo di virtuosi cittadini, è stato costretto, senza alcun motivo, a rimuovere degli oggetti di arredo urbano che avevano installato sul lungomare per incrementare l’immagine e il decoro dell’area. Credo che l’episodio – ha aggiunto Riccio –, pur notevolmente increscioso, avrà probabilmente un risvolto positivo perché accelererà, di fatto, l’approvazione del regolamento sul “patto di collaborazione” fra cittadini, associazioni e Comune. Questo nuovo strumento normativo consentirà a chiunque lo voglia di contribuire alla gestione dei “beni comuni”, come il lungomare, le aiuole, gli spazi pubblici in genere, con un iter amministrativo più snello e semplificato”.
“Con il sindaco – ha proseguito Riccio – abbiamo anche condiviso la necessità di lavorare su un progetto comune che renda l’arredo e il verde urbano sul lungomare del quartiere Lido univoco e armonioso. Personalmente – ha concluso il consigliere comunale – esprimo solidarietà a quei cittadini che hanno “donato” parte del loro tempo, e pure un po’ di risorse economiche, per gli arredi levati in fretta e furia domenica sera. Li esorto ad andare avanti nella loro iniziativa finalizzata ad aumentare il decoro della città. Allo stesso modo, condanno fermamente una certa politica che, per ignoranza e pressappochismo, considera i “beni comuni” alla stregua di una proprietà personale tanto da autorizzarli la mattina e farli smontare la sera”.