Partecipata assemblea della Fp Cgil Area Vasta Catanzaro-Crotone-Vibo dei lavoratori Giustizia

Catanzaro –Le problematiche al settore Giustizia – che ad oggi non hanno trovato risoluzione – al centro della partecipata assemblea dei lavoratori Giustizia, organizzata dalla Fp Cgil Area Vasta Catanzaro-Crotone-Vibo, che si è svolta ieri dei lavoratori Giustizia nella Corte d’Appello di Catanzaro.
All’incontro, molto partecipato, oltre a Sergio Rotella, segretario della Fp Cgil Area Vasta Catanzaro-Crotone-Vibo, con delega al Comparto dei Ministeri, ha preso parte Florindo Oliverio dalla Funzione Pubblica Cgil Nazionale, già segretario nazionale con delega alle Funzioni Centrali.
Tra le criticità in attesa risoluzione, il rinnovo contrattuale del 2019/2021 “firmato il 9 maggio 2022, ma nonostante ciò ad oggi non vi è stata nessun avvio di contrattazione integrativa con le nuove famiglie professionali”, ha sottolineato Rotella.
“Dobbiamo riscontrare che non vi è stata alcuna valorizzazione del personale storico in attesa ormai da troppi anni di riqualificazione giuridica verticale, come da accordo del 26 aprile 2017, nonostante le assunzioni a ad inizio anno e nel 2022 a tempo indeterminato – ha spiegato ancora il segretario della Fp Cgil Area Vasta con delega al Comparto dei Ministeri -. In riferimento al lavoro agile che oltre ad essere una nuova modalità di lavoro ordinario di fatto è l’innovazione nella Pubblica Amministrazione, segnaliamo il grave ritardo sulla digitalizzazione, informatizzazione e Formazione, senza alcuna progettualità sugli obbiettivi del Ministero Giustizia”.
Rotella e Oliverio hanno entrambi evidenziato che nei prossimi anni nella Pubblica amministrazione ci sarà una uscita per via dei pensionamenti di circa 700.000 lavoratori, quindi sarà necessario mettere in campo un piano occupazione per coprire le piante organiche ormai inadeguate: “Non è assolutamente pensabile di poter fare a meno dei lavoratori e le lavoratrici, che dopo adeguata formazione e inserimento, sono attualmente in servizio in seguito ai progetti finanziati con il PNRR”.
“Bisogna dar vita ad un piano straordinario di assunzioni per recuperare le migliaia di dipendenti persi finora in tutti i settori della Pubblica amministrazione – ha aggiunto ancora Oliverio -, altrimenti ogni riforma appare irrealizzabile e tutto il paese ne pagherebbe le conseguenze. Il Ministero deve mettere mano a un complessivo piano di riorganizzazione che sappia prima di tutto dare a valore l’esperienza di chi da anni ha fatto funzionare la macchina della giustizia”. Oliverio insiste sulla necessità di “stabilizzare tutti i precari oggi esistenti nella Giustizia; riqualificare il personale già di ruolo dando piena applicazione al CCNL 2019/2021; riflettere sulla necessità di affidare il governo della macchina amministrativa alla dirigenza delle funzioni centrali liberando così la magistratura di funzioni improprie a vantaggio della competente responsabilità sui risultati gestionali nel complessivo miglioramento della Giustizia. Siamo in prima linea per la stabilizzazione di tutti i precari della PA e per un piano straordinario dell’occupazione pubblica”.
In seguito alla manifestazione nazionale del 10 marzo scorso, e allo stato di agitazione in corso deciso in seguito alla mancata convocazione del tavolo di confronto sollecitato, la Fp Cgil “metterà in campo tutti gli strumenti dare ai lavoratori e alle lavoratrici di questo comparto il giusto riconoscimento atteso da anni”.