Imprese: aumentano investimenti in responsabilita’ sociale

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Cosenza – Sempre piu’ imprese guardano al sociale. E’ del 9% la percentuale di crescita del numero delle aziende che investono in responsabilita’ sociale d’impresa negli ultimi due anni secondo i dati del VI Rapporto di indagine sull’Impegno Sociale delle Aziende in Italia, realizzato dall’Osservatorio Socialis di Errepi Comunicazione in collaborazione con l’istituto di ricerca Ixe’ e presentato al Dipartimento di Scienze Aziendali e Giuridiche dell’Universita’ della Calabria.
Nel 2011 le imprese che avevano dichiarato di investire erano il 64%, nel 2013 il 73%. Nel contempo, per effetto della crisi economica e a testimoniare una maggiore attenzione, le risorse medie investite hanno subito una contrazione: la cifra media utilizzata per iniziative di Corporate Social Responsibility (CSR) e’ infatti inferiore del 25% rispetto a quella del 2011 (158.000 euro l’anno investiti da ciascuna azienda impegnata del 2013 contro i 210.000 del 2011), mentre il flusso globale dei finanziamenti delle aziende italiane verso sociale e sostenibilita’ sfiora 1 miliardo di euro l’anno. “Attenzione ai dipendenti, risparmio energetico, riduzione dell’inquinamento e sostegno umanitario sono le categorie di impegno piu’ gettonate – ha spiegato Roberto Orsi, Direttore dell’Osservatorio Socialis – Ma i dati ci confermano soprattutto che anche in Italia le imprese stanno comprendendo il valore della responsabilita’ sociale: si moltiplicano le buone pratiche, cresce la cultura, mentre si chiedono alle istituzioni incentivi concreti”.
Le aziende del Sud e isole sono tra quelle che utilizzano di piu’ il bilancio sociale come strumento di legittimazione della dimensione sociale dell’impresa. Il 64% delle imprese che hanno fatto CSR nel 2013 e’ soddisfatta della scelta delle attivita’. Il 71% prima di intraprendere il percorso di CSR e/o sostenibilita’ ambientale dichiara di aver valutato i costi/benefici dell’operazione e il 64% di aver poi monitorato lo stato di avanzamento dell’iniziativa. Sempre secondo il Rapporto, l’impegno nei confronti dei comportamenti socialmente responsabili delle aziende e’ riconosciuto soprattutto al privato: aziende, opinione pubblica e terzo settore.
Decisamente poco riconosciuto l’impegno della pubblica amministrazione (si richiedono piu’ incentivi fiscali) e delle universita’ (si suggerisce una maggiore diffusione di percorsi di studio dedicati): tali soggetti vengono identificati come attori poco attivi per la diffusione della CSR. Il ruolo di sprone e’ maggiormente riconosciuto al cittadino consumatore. L’Osservatorio Socialis (www.osservatoriosocialis.it) e’ un cantiere di promozione culturale della CSR il cui obiettivo e’ monitorare in maniera sistematica cosa accade nell’etica d’impresa e nelle scelte d’acquisto, intuire i trend e i mutamenti in atto, lavorando con istituzioni, universita’, aziende e non profit.