Droga: operazione “All inclusive”, in 16 a giudizio a Catanzaro

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Catanzaro – Sono stati tutti rinviati a giudizio i 16 imputati coinvolti nell’operazione “All inclusive”, diretta a sgominare, secondo quanto riferito dagli investigatori della Direzione distrettuale antimafia del capoluogo calabrese, un’organizzazione dedita al traffico di droga con canali di rifornimento in tutta la regione, che non hanno scelto l’abbreviato. Il giudice dell’udienza preliminare di Catanzaro, Pietro Scuteri, aveva gia’ ammesso 6 persone al rito alternativo al dibattimento – che si svolge allo stato degli atti e che in caso di condanna comporta lo sconto di pena di un terzo -: Giuseppe Tolomeo (34 anni, difeso da Giuseppe Fonte), Massimo Fazio (39, avvocato Giuseppe Fonte), Stefano Sestito (25, avvocato Antonio Lomonaco), Fabio Valentino (24, avvocato Antonio Rania), Alessio Melina (22, avvocato Arturo Bova), Lorenzo Merante (33, avvocato Nicola Tavano); per i quali si tornera’ in aula il 23 marzo prossimo. Oggi, invece, sono stati rinviati a giudizio come richiesto dal pubblico ministero, Vincenzo Capomolla, gli altri accusati: l’avvocato Gennaro Corea, di 35 anni; un appuntato dei carabinieri, Mario Russo, 41 anni, gia’ in servizio presso la Procura della Repubblica di Catanzaro – entrambi inizialmente sospettati anche di associazione per delinquere finalizzata al traffico di cocaina, contestazione poi venuta meno nella richiesta di rinvio a giudizio -; Vittorio Garcea (29 anni) Antonio Scozzafava (51); Giovanni Russo (43); Alessio Gennaro Spagnolo (29); Antonio Gualtieri (42); Massimo Purcaro (40); Giuseppe Barbuto (39); Maurizio Anastasi (53); Alfredo Benincasa (37); Domenico Rubino (40); Santo Grande (56); Filippo Potenza (35); Gheorghe (detto Giorgio) Liciu; Maurizio Colicchia (47). Per quelli di loro che devono rispondere di associazione a delinquere il processo avra’ inizio il 2 aprile davanti al tribunale collegiale; per gli altri, invece, l’avvio del dibattimento e’ fissato per il primo giugno davanti al tribunale monocratico. L’operazione “All inclusive” scatto’ all’alba del 24 febbraio scorso ad opera degli uomini della Squadra mobile di Catanzaro per l’esecuzione di un’ordinanza cautelare che porto’ 15 persone in carcere, 6 agli arresti domiciliari e una all’obbligo di dimora. L’inchiesta, secondo quanto reso noto all’epoca del blitz, avrebbe consentito agli inquirenti di svelare un sodalizio di soggetti capeggiato da persone di spessore criminale che si avvalevano della complicita’ di giovanissimi particolarmente violenti, dedito anche a rapine ed estorsioni, ma che si sarebbe occupato soprattutto di rifornire di stupefacenti una clientela d’e’lite del capoluogo calabrese. Il procedimento fece molto scalpore anche per il coinvolgimento di alcuni soggetti ritenuti insospettabili quali, appunto, l’avvocato Corea e il carabiniere Russo.