‘Ndrangheta: tentata estorsione in cantiere, due fermi

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Cosenza – I carabinieri del Comando provinciale di Cosenza hanno eseguito due decreti di fermo, emessi dalla Dda di Catanzaro, nei confronti di due presunti esponenti della cosca della ‘ndrangheta dei “Lanzino-Rua’”, attiva nel cosentino. Si tratta di Francesco Costantino De Luca, commerciante, e Massimo Ciancio, barista, entrambi di 44 anni e residenti a Rende. Entrambi pregiudicati. Ciancio e’ un sorvegliato speciale. Ai due viene contestato il reato di tentata estorsione in concorso aggravata dal metodo mafioso. I due fermi scaturiscono da un’inchiesta che i militari stanno svolgendo da tempo per contrastare gli atti intimidatori e le richieste di pizzo ai danni di imprenditori. I due fermati, avvalendosi della loro nota contiguita’ alla cosca “Lanzino-Rua’”, avrebbero minacciato un imprenditore edile operante a Rende, dopo averlo raggiunto su un cantiere dove stava realizzando alcuni fabbricati per abitazioni. Gli avrebbero imposto la corresponsione di una somma di denaro che sarebbe stata definita in seguito. I due evidenziarono, nell’incontro, che la vittima, in passato, aveva gia’ pagato il pizzo ai loro “amici”. E pertanto, lasciando intendere di essere stati “mandati” da persone note, gli intimavano che fosse il caso di “mettersi a posto”. I due fermati sono stati portati nel carcere di Cosenza.