Incendio al carcere di Ivrea: 10 agenti penitenziari in ospedale

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Roma  – Si e’ sfiorata la tragedia nel tardo pomeriggio di oggi nel carcere di Ivrea. Un detenuto marocchino ha appiccato un incendio nella cella dov’era detenuto, dando fuoco a tutto quello che vi era all’interno. “Sono stati momenti di grande tensione e pericolo – spiega Donato Capece, segretario generale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria SAPPE – gestiti pero’ con grande coraggio e professionalita’ dai poliziotti penitenziari. Prima hanno salvato la vita al detenuto che aveva dato fuoco alla cella, poi hanno provveduto a mettere in salvo i detenuti dalle altre celle del Reparto detentivo che erano invase dal fumo”. Ben dieci poliziotti penitenziari, feriti e intossicati dall’incendio e dal fumo spigionato, hanno dovuto far ricorso alle cure sanitarie presso il locale nosocomio. “Poteva essere una tragedia – spiega Capece – sventata dal tempestivo intervento dei poliziotti penitenziari di servizio nel Reparto e dal successivo impiego degli altri poliziotti penitenziari in servizio nel carcere. Sono stati bravi i poliziotti penitenziari in servizio nel carcere di Ivrea a intervenire tempestivamente, con professionalita’, capacita’ e competenza”.
Capece evidenzia poi come l’incendio sventato a Ivrea e’ “sintomatico del fatto che le tensioni e le criticita’ nel sistema dell’esecuzione della pena in Italia sono costanti. E la situazione e’ diventata allarmante per la Polizia Penitenziaria, che paga pesantemente in termini di stress e operativita’ questi gravi e continui episodi critici”.